Nel limpido del tuo blu

Mi sono tuffato come delfino

Sospeso tra miliardi di metri cubi d’acqua

Nella pace di un silenzio sacro

Dove le parole non servono

Dove le parole sono solo bolle d’aria vuote

Lasciate scoppiare nel caos di un cielo lontano

 

Vento più non mi ferisce

Né fuoco più mi brucia

E pioggia più non mi gela

Né sole più mi asseta

Al riparo dai capricci della vita

Voglio fluttuare qui senza peso

E non avere più la mia nostalgia

Del mio vecchio futuro

E non pensare più

Per ricominciare a ricominciare da zero…

5 pensiero su “Delfini”
  1. Un bel connubio col proprio Io, complice la bellezza del mare ed il suo mistero.
    Vedi bene che non tutto il male viene per nuocere…, sei riuscito a vedere ciò che in terra ferma ti era oscuro. Delfini e gabbiani assieme al mare hanno avuto questo potere.
    Bravo e 5s.
    A presto.
    sandra

  2. Belli i versi “…per non avere più la mia nostalgia / del mio vecchio futuro…”, “…per ricominciare a ricominciare davvero”.
    Sembrano concetti ripetuti, invece sottolineano l’ansia di nuovo inizio e di chiusura con il passato.
    Come a dire che il Poeta sa di aver ormai fatto il passo decisivo verso tutto un mondo nuovo che gli tende le braccia per accoglierlo.
    Mi piacciono questi nuovi orizzonti positivi che ti avvolgono e che traspaiono dalle tue liriche.
    A presto rileggerti e, come dice Sandra, ben “sbarcato” tra noi.
    Con affetto
    anna

    5 stelle

  3. Anch’io adoro il mare e nel leggere la poesia ho provato le stesse sensazioni, la stessa voglia di “ricominciare a ricominciare…”
    Molto bella vorrei metterla sul mio blog, se me lo permetti. Ciao Ambra

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