Nel limpido del tuo blu
Mi sono tuffato come delfino
Sospeso tra miliardi di metri cubi d’acqua
Nella pace di un silenzio sacro
Dove le parole non servono
Dove le parole sono solo bolle d’aria vuote
Lasciate scoppiare nel caos di un cielo lontano
Vento più non mi ferisce
Né fuoco più mi brucia
E pioggia più non mi gela
Né sole più mi asseta
Al riparo dai capricci della vita
Voglio fluttuare qui senza peso
E non avere più la mia nostalgia
Del mio vecchio futuro
E non pensare più
Per ricominciare a ricominciare da zero…
Un bel connubio col proprio Io, complice la bellezza del mare ed il suo mistero.
Vedi bene che non tutto il male viene per nuocere…, sei riuscito a vedere ciò che in terra ferma ti era oscuro. Delfini e gabbiani assieme al mare hanno avuto questo potere.
Bravo e 5s.
A presto.
sandra
Belli i versi “…per non avere più la mia nostalgia / del mio vecchio futuro…”, “…per ricominciare a ricominciare davvero”.
Sembrano concetti ripetuti, invece sottolineano l’ansia di nuovo inizio e di chiusura con il passato.
Come a dire che il Poeta sa di aver ormai fatto il passo decisivo verso tutto un mondo nuovo che gli tende le braccia per accoglierlo.
Mi piacciono questi nuovi orizzonti positivi che ti avvolgono e che traspaiono dalle tue liriche.
A presto rileggerti e, come dice Sandra, ben “sbarcato” tra noi.
Con affetto
anna
5 stelle
Forse mi sto innamorando di nuovo? 🙂 Grazie.
Molto bella…
Anch’io adoro il mare e nel leggere la poesia ho provato le stesse sensazioni, la stessa voglia di “ricominciare a ricominciare…”
Molto bella vorrei metterla sul mio blog, se me lo permetti. Ciao Ambra