Cadono fiocchi di neve,
li vedo dalla mia finestra,
coprono tutto di bianco e silenzio,
come certi sorrisi,
quelli che non mi appartengono,
quando tento di afferrarli
si sciolgono in lacrime.
Rimango dietro la finestra,
li guardo volteggiare,
immagino il silenzio
nel mio respiro sommesso
del bianco giunge il riflesso
che gioca con languide ombre
parvenze di gioia
ma è solo una visione
e il mio rifugio sicuro
diventa una prigione.
Neve sul paesaggio e sull’anima, un brivido, che talvolta attraversa tutto ciò che è dentro e fuori di noi… poi il sole torna a splendere e la vita continua.
anna
Neve, quanto mi manca quest’anno.
Vivila esci e divertiti con lei è dolce, delicata, silenziosa.
Bella…
E’ bella, davvero. Ma si percepisce una tristezza di fondo che….. è un peccato.
Ti auguro tempi migliori.
5 stelle. QS-TANZ.
Vi ringrazio veramente, in primo luogo perchè con le interpretazioni le regalate una “vita propria” che io mi diletto ad osservare. Tra l’altro siete molto sensibili ed attenti ma in questo caso riguarda in realtà sensazioni (penso piuttosto comuni) che ho percepito da adolescente e alle quali ho cercato di dare un nome ora che son passati molti anni… E’ come se avessi voluto rileggere e rivedere certi ricordi. Faville che riemergono talvolta dalla memoria e delle quali se ne percepisce ormai solo l’odore ma non riescono più ad intaccare la scorza ormai indurita.
Credo che la solitudine non ha proprio parole.