E se esiste un mondo perfetto

nascondilo dentro un porta gioie,

e per oggi accontentati di quel che rimane

di un po’ di latte versato in un vetro e di mille luci di vetro a terra.

 

Se esiste una casa con un giardino grande

guarda dietro le tende e sbircia tra gli armadi;

abiti appesi e gettati in aria da cui colano

tristi colori, lacrime essiccate ed emozioni di seconda mano.

 

Se esiste un sogno che brilla come un diamante

prova a viverlo ma non cercar la porta.

Fuori è tutto buio e quel quadro che rideva

pende in bilico tra il cedere alla noia e il cadere per la rabbia.

 

Se hai il pensiero che il grigiore ti appaghi,

che il dolore ti sazia e l’assenza ti abitua

alla desolazione di una stanza imperfetta,

forse ancora non hai provato il disordine di un sorriso.

3 pensiero su “La stanza imperfetta”
  1. Bellissima!
    L’ho letta più volte rimanendo sempre più colpito dalla bellezza di questi versi.
    Notevole davvero, anzi se posso esprimere un mio personalissimo giudizio, forse è la migliore che hai scritto.
    E tutto ruota e si chiude con l’ultima frase che trovo semplicemente stupenda:
    “forse ancora non hai provato il disordine di un sorriso”.
    Bravissimo Raf, 5 stelle e sinceri auguri per un 2012 stupendo. QS-TANZ.

  2. Grazie QS-TANZ,
    sempre troppo gentile!
    Un buon 2012 anche a te e a tutta la grande famiglia di Raccontioltre.
    Raf

  3. Caro Raffaele mi piace questa tua poesia, ricca di immagini, di quadri che esprimono sentimenti. Le piccole storie e la concretezza è sempre il modo migliore per spiegare le cose grandi che avvengono dentro di noi, intorno a noi!!!!! Grazie per questi versi! Con affetto Miriam

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