A te piacevano,
di te mi parlano ancora oggi,
come allora.
Di semplice e onesto candore,
genuina purezza;
così era la tua mente,
che amava la luce.
Il giallo luminoso
di un cuore sincero,
la corolla bianca
alone di chiara perfezione
come il caldo sole che rievoca.
Margherite ornavano il nostro giardino,
segno della tua presenza,
ci insegnavi a curarle
e amarle, come ridenti
segni di vita, specchi di cielo.
Poi venne il vento freddo
che distrugge i fiori
e le speranze della vita.
Questi portò via
le margherite e te.
Niente è eterno, purtroppo, ma finchè la memoria ha vita, ogni nostra cara presenza, ogni profumo, ogni oggetto, rivive con noi nel ricordo.
Bellissima. Chi poi, possiede il dono di saper graffiare con l’inchiostro la carta, fa assaporare anche agli altri le proprie emozioni.
Un caro saluto.
Sandra
Grazie per aver voluto condivide le tue emozioni anche col Folletto.
Leggendo mi sono ricordato quanto sia importante vivere bene ogni istante con gli altri, anche perchè ogni tanto la giostra si ferma e qualcuno deve scendere….
Saluttttt….
X Sandra, ringrazio la condivisione dei sentimenti
solo chi ha perso nella vita una figura così importante come la propria madre, mi può capire, anche se come dici tu, questa è la vita.
Saluti con un grosso abbraccio
EMA
X Folletto, grazie di avermi letto e apprezzato, nella allegorica descrizione delle marcherite,
che mi rievocano colei che ho perso prematuramente
ciao EMA
Bell’inizio, sicuro, forte, appassionante… e poesia piena di rimpianto