Alitano le bocche dei fossi
sui fianchi della strada
che al mattino si dispiega
nella la luce fioca della nebbia.
Così s’infonde, lieve,
la prima voce del giorno
come un profondo respiro,
e inumidisce e colora
il viso pallido di seta.
Questa strada è un lungo fiume,
silenzioso fluisce, senza lamento.
Smarrite, le ultime spighe di brina
le ultime piume, fluttuano
impazzite e vivaci, inseguono il vento
per dare ancora un saluto
alla stagione che svanisce.
E la foschia s’alza insieme al sole,
di continuo nasce e di continuo muore.
Indefinito e maestoso, l’orizzonte è un abbozzo,
e io più non riconosco l’alba dal tramonto.
Che bella descrizione di un mattino d’autunno!…
anna
Bella, veramente poetica, immagini delicate ed
incisive, piene di colori sfumati, è un quadro.
Complimenti e saluti EMA
Che brava sei Marianna, che brava….
Complimenti vivissimi per l’impostazione classica magnificamente resa scorrevole da parole piene di significati…
Grazie.
Sognante mattino dove la mente può concedersi innumerevoli sensazioni.
Brava, una bella poesia.
Un caro saluto. QS-TANZ.
Bellissima.
Sandra
Una descrizione bella e affascinante.
Complimenti e 5 stelle, per il momento però solo virtuali, poiché non so perché non riesco a cliccare sulle stelline.
Appena risolverò il problema voterò.
Chiedo scusa per l’inconveniente.
Un saluto Lucia.
Vi ringrazio di cuore 🙂 Mi fa piacere poter condividere certe mie senzazioni attraverso la poesia, le parole… che son di tutti.