Vorrei tanto lasciare questo posto…

Con tutto me stesso

e ci penso ogni giorno.

Mi avevan promesso una luce dorata, invece…

nuvole scure e cieli arrabbiati:

è sempre questo il mio risveglio,

da un anno,

ma nulla posso cambiare…

perché perderei ogni cosa.

E’ una stanza senza porte,

solo finestre su strani pensieri;

e ogni idea che arriva fa male come un tuono nella notte, dovunque guardo;

Solo la rabbia,

rabbia feroce,

non molla la presa,

non riesco a scacciarla

e mi ricorda in ogni istante

che nessuno, proprio nessuno

questa volta, mi può aiutare.

Sono solo:….. io……, un povero ingenuo che ha creduto

a parole macchiate.

Come si può invocare la speranza

se non si ha più voce per pregare?

Non vedo la fine di questo tempo buio…

perché non ho niente da capire

e mi ribello a quest’acqua sporca, lurida e nera che mi trascina.

Ma la corrente è troppo forte,

le sponde troppo alte: chissà se sarò ancora un grande guerriero.

Non voglio restare qui!

L’ansia, ombra dei miei passi,

si rinnova ogni giorno

ed ogni tanto ho paura:

questo non sono io.

Quando finirà?

In certi momenti c’è qualche angelo con me

ma spesso vola troppo in alto…

però così mi sento meno solo.

Non sto vivendo la mia vita.

Ho ancora un granello di speranza

e mi auguro che il vento

non me lo porti via.

E’ tutto quello che possiedo tra questi muri.

ed è forse la più bella delle cose,

solo a lei posso aggrapparmi,

per trovare questa  verità.

Rabbia feroce!

Nuvole scure e cieli arrabbiati…

E che il mio Angelo ascolti il mio respiro.

 

2 pensiero su “Un tempo che non passa”
  1. Grazie Sandra, semplicemente grazie!!!
    Ricevere un complimento così diretto da te mi rende felicissimo.
    Spero di scrivere ancora e bene in modo da continuare ad avere il tuo apprezzamento.

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