Ed ora,
che il buio sia.
Che il silenzio torni
ed il gelo
faccia quel che deve.
La fenice muore,
per l’ultima volta
e non ci sarà rinascita.
Il tempo si contrae
e scompare.
Shhhhhhh……
Ed ora,
che il buio sia.
Che il silenzio torni
ed il gelo
faccia quel che deve.
La fenice muore,
per l’ultima volta
e non ci sarà rinascita.
Il tempo si contrae
e scompare.
Shhhhhhh……
Eppure … chi lo sa?… non credo che la Fenice rinunci al suo desiderio di ricominciare, di rivedere tutto, di rivivere un’altra volta…
E’ troppo bella la vita, anche per lei che è rinata più volte dalle sue ceneri…
Un abbraccio
anna
Dopo una tavolta inevitabile morte, poi rimasce in noi la voglia di vita, finche la vita c’è.
Nel dolore non si avverte, ma è inevitabile.
Un abbraccio EMA
E ci sarà rinascita, sempre e comunque.
Fino a quando il sangue scorrerà nelle vene ci sarà sempre qualcuno che ci fa rinascere, sempre.
Non ti riconosco in questo tuo scritto.
Non sei quella che leggo sempre con entusiasmo.
Aspetto….
Percepisco, forse sbagliando, uno sfogo che è quasi un imperativo, una dichiarazione d’intenti che saranno sicuramente mantenuti.
Però dietro a tutto c’è il dolore o forse solo la delusione di un qualcosa o qualcuno che non è come dovrebbe essere ed allora la fenice, consegnata ormai agli archivi del tempo l’ultima possibilità….. muore.
Molto bella ma, e devo dare ragione a folletto, non è il tuo solito stile.
Tu sei una persona solare.
Qui invece traspare il freddo lunare, la parte gelida dell’essere deluso in maniera profonda.
Comunque brava ICE e 5 stelle. Un caro saluto.
QS-TANZ.
p.s. Tra l’altro, al di là della semplice traduzione inglese e se non è un problema per te spiegarmelo, perchè hai scelto ICE come nick name? Te lo chiedo ora perchè questa poesia è così glaciale……………
Beh…, anche ad essere solari non si ha sempre lo stesso stato d’animo. A volte ci sentiamo feriti ed anche se forti e pieni d’energia, le nostre fragilità si presentano proprio come pezzi di ghiaccio.
Il mio saluto a 5 st.
Sandra
Siete la speranza personificata e la gioia di vivere, Anna ed Ema, ed è una fortuna esserlo…. Grazie di cuore della lettura!
Ogni donna è mille persone diverse, pur restando sempre se stessa, una per ogni battito del suo cuore che ha un rumore diverso ad ogni emozione… So che in fondo mi riconosci ora Folletto e mi comprendi….
La tua sensibilità e la mia, QS-TANZ, spesso corrono parallele. Non sbagli mai nelle tue interpretazioni e spesso mi sembra di essere un libro aperto. Tante ferite sanguinano un pò e poi si rimarginano, ma questo accade quando il sangue è giovane, con il passare degli anni si è più forti per certi versi ma per altri, più fragili… C’è una leggenda, indiana mi pare, dove si dice che ciascuno di noi nasce con una ben precisa quantità di momenti felici, baci da dare, sorrisi da regalare, lacrime da versare, dolori da subire, finiti i quali non ne restano altri e l’anima muore… chissà… forse è vero.
Il mio nick name ha un perchè, ma preferirei spiegarlo in privato all’indirizzo email che ho qui.
Grazie sempre dell’attenzione che mi regali e che per me è preziosa.
Un grande grazie anche a Sandra che vibra sulla mia lunghezza d’onda in questo commento. E’ proprio vero: anche per le persone solari a volte arrivano momenti in ombra ed allora fa freddo, molto freddo….
Un abbraccio di cuore.
Cara ICE leggendo questa tua bellissima poesia mi è venuta in mente la sensazione che si prova quando si è all’atto finale e si sta per chiudere il sipario.
L’ultima rappresentazione e poi è tutto finito. Non c’è sempre la possibilità di “rinascere”, di tornare in scena. Capisco queste sensazioni. E’ nella natura della fenice rinascere dopo la sua fine. Ma se stavolta è davvero finita non pensare semplicemente a “ricominciare”, a “rinascere”.
Reinventati!
Guarda a qualcosa di nuovo.
Non fermarti. Trova nuove destinazioni.
Un saluto
Raf
Dal tuo commento posso ipotizzare che anche tu sappia Raf.
A volte è necessario lasciarsi andare, fino in fondo, annullarsi, staccare tutte le spine, lasciando che il dolore dilaghi in ogni cellula, in modo che tutto il nostro essere possa combattere e non solo il cuore che da solo non ce la farebbe. Tempo ….tempo …..serve tempo ….
E “reinventarsi” …mi parrebbe vigliaccheria, forse da presuntuosa ma mi piace ciò che sono e non cambierò, per nulla e per nessuno. Tempo…… serve tempo….
Grazie ed un saluto a te.
Ciao ICE, forse non sono riuscito a spiegarmi bene.
Io non volevo, nel mio personale consiglio, suggerirti di cambiare. “Reinventarti” nel senso di provare qualcos’altro. Insistere è da coraggiosi, cambiare pagina lo è altrettanto. Non cambiare tu (cosa che avviene inevitabilmente da sé durante quel tempo che dici di necessitare), cambia la rotta. Questo volevo dire.
Quando dici che sembra io “sappia” ti sbagli. Non so quello che vivi o hai vissuto, so solo ciò che hai trasmesso e benchè fosse un po’ triste e rassegnato è stato comunque un messaggio profondo.
A presto.
Raf
Cara ICE, questa è per me la più gelida delle tue poesie, mi opprimono l’anima il buio, il gelo, il silenzio che emana. Non ci vedo una morte definitiva ma un continuo morire che può avvenire solo in assenza di tempo.
Non è vita questa condizione, eppure non riesce a diventare morte assoluta. Che ci sia vita sotto la superficie? Vita che aspetta solo il momento propizio per rinascere, un nuovo big bang, un nuovo inizio da dove il tempo potrà ripartire e ricreare materia nuova e vitale.
Un saluto oltre il tempo e lo spazio.
Francesca
La Fenice……. la Fenice rinascerà. E sarà proprio il tempo ad aiutare la rinascita nella Fenice. La tua poesia è molto bella……. e molto triste!!!!!! Ma…… shhhhhhhh……. senti come passa il tempo……..
Un saluto e spero di leggere ancora altre tue poesie.
Simone
A volte “ibernarsi” può essere la migliore difesa quando decidere non è facile. Cosa ci sia dopo il disgelo non è dato saperlo Francesca: si spera un respiro……
Dicono che la fenice rinasce, ma le piume non saranno mai le stesse… Fa un pò paura Simone, ma chissà… Grazie di esserci!
Il silenzio a volte è vita… ma a volte è come una fenice che muore e non rinasce.
Un abbraccio, brava!
Questa poesia dal tono amaro, può essere un sentiero per trovare la pace che rigenera. Io spesso mi ritrovo in queste parole. Complimenti