Immaginando una storia come le altre…
Sono seduta in un tavolo qualsiasi di un bar qualsiasi del Corso che d’antico ormai non ha più niente… ma in questo bar ritrovo la favola di un periodo che si trascina con sforzo in un mondo così troppo caotico…
Scrivo della mia vita, ma alla fine non trovo nulla d’interessante, qualcosa che possa far fermare il lettore su queste righe forse un po’ troppo inutili…
Il mio sguardo gira per la sala di questo bar che mi comunica emozioni di un tempo già vissuto, di persone già passate, di storie già fatte, di un tempo che non m’appartiene… Ma ad un certo punto il mio sguardo si posa su una signora… Che cosa vorrà comunicare alla gente che ha intorno? forse nulla…
Sta bevendo un tè, che è troppo caldo per essere bevuto subito, si nota dal fumo che si protrae fino ad arrivare al suo volto che è così malinconico…
È vestita in modo elegante piena di gioielli come se dovesse recarsi ad una prima di un importante spettacolo teatrale o forse aspetta qualcuno, quel qualcuno che non si presenterà mai e lei è come se già lo sapesse…
Ad un certo punto quell’equilibrio che tanto la caratterizzava si spezza dall’accendersi di un accendino che di conseguenza accende una sigaretta… Il fumo si confonde e spezza quello già esistente del tè e crea diverse figure astratte di fronte al suo sguardo che è perso nel vuoto come se stesse cercando qualcuno, qualcosa che distrugga quel momento solitario che continua insistentemente a ripresentarsi quotidianamente.
È una donna bellissima e mi chiedo il perché sia così sola, perché siede solitaria e perché non è accompagnata da un uomo o da un’amica che sanno tutto di lei…
Percepisco il suo stato d’animo e vorrei perdermi in lunghe chiacchierate con lei, perché ho la certezza che mi possa dare molto, possa dare infondo un significato alla mia vita, anche per un solo minuto… Sento che ho bisogno di lei…
Improvvisamente si alza e spezza i miei pensieri le mie inutili idee… e se ne va!
Cerco di seguirla con lo sguardo, ma è troppo veloce nei suoi movimenti che non riesco ad osservare gli ultimi istanti di quella persona che mi ha ispirato…
Mi ritrovo da sola e ordino il mio tè… perché proprio un tè? Io non volevo un tè! Ma poco dopo mi ritrovo con quel fumo che un momento prima aveva avvolto con il suo calore il viso di quella signora…
Mi perdo tra i miei pensieri…
Ho sempre pensato che nella mia vita sarebbe esistito qualcuno che mi avrebbe dato molto e cerco di trovare quella persona tra i miei amici tra i miei familiari e forse riesco a capire che proprio loro sono le persone, sono i miei istanti, che caratterizzano la mia vita… Forse sto cercando qualcosa di più profondo, qualcuno che con un solo sguardo, che con una sola parola possa capire tutto di me…….. mi sento sola…
Come fare a spezzare questo momento, ho troppe emozioni contrastanti tra loro nella mia anima, forse voglio scrivere una cosa già scritta e che per me non ha assolutamente nessun valore… ma so infondo che quello che faccio e che dico caratterizza il mio essere, chi vuole può ridere tranquillamente può darsi arie di più alta personalità, forse sono una persona come le altre….. ma cerco una risposta…..
Ho cercato d’amare e penso anche di aver amato sinceramente qualcuno nella mia vita…
Una vita che si è sempre caratterizzata da molti impegni da troppe cose da fare in un solo momento e ora m’accorgo, solo ora mi rendo conto che sono questi i momenti in cui posso esser veramente me stessa senza aver paura di sbagliare……
Penso alla mia vita e cerco di analizzarla fino all’ultimo giorno, poi penso ai miei amici a quante cose abbiamo fatto insieme a quell’amore cui ho dovuto rinunciare… a quella persona che mi ha dato tanto dolore e a quella che mi ha reso e mi ha fatto sentire la persona più importante del mondo…
Ho lasciato scivolare via troppe occasioni che mi avrebbero portato lontano, ma a me piace stare così e non capisco perché molte volte cerco di proiettarmi in altre occasioni in altri momenti in altre storie… e poi tornando alla realtà mi ritrovo con un peso ancor più grande…
L’uomo non può vivere senza amore. Quello che ti sa regalare uno sorriso, quello di una carezza di un bacio, penso che neanche io me lo posso immaginare… alle volte si passa sopra o si fa finta di non vedere per troppa paura di soffrire… Ma sono convinta di una cosa da oggi in poi non lascerò più niente al caso non mi lascerò più sfuggire quell’occasione mancata troppe volte per un semplice stereotipo che non ha niente a che fare con la mia vita…
Non perdonerò mai chi farà male alla mia vita e alla vita delle persone che mi stanno accanto in questo Bel Paese… tutto sembra così scontato, ma non ho mai creduto alle cose scontate niente in questo mondo è scontato… e neanche la vita… che è la cosa più bella che c’è data di vivere… non deve essere scontata……
Ogni volta che scrivo sento che la mia anima cerca di consolarsi nel riprendere in esame quei momenti passati o quel preciso istante in cui la mia vita si ferma come un’immagine fissa davanti i miei occhi… Non scrivo storie particolari, non so neanche se scrivo qualcosa che possa emozionare… non so neanche se è fatto per essere letto, ma di sicuro so che quello che scrivo sono io, è la persona che cerca di vivere ogni istante della sua vita come se fosse l’ultima ma che molto spesso si perde perché si lascia guidare da un mondo fatto di percezioni erronee, fatto di stereotipi che infondo quella persona odia… non sopporta andare con la corrente e quello che vorrebbe fare molte volte non lo fa… e si chiude come un riccio per trovare una risposta…
Mi chiedo se “rondine nel vento” dato dai miei più cari amici scout all’età di 16 anni sia proprio per questo… una rondine ha bisogno di appoggiarsi in posto molto alto per riuscire a planare e a spiccare il volo… se si lascia commuovere dal desiderio di scendere a vedere com’è la terra da lì non potrà mai più staccarsi… lo sapete che le rondini non hanno in realtà zampette solide… anzi si dice che non ne abbiano proprio… Una rondine vola con il vento certo… Si lascia trasportare dai venti caldi della primavera… Ma ogni tanto sa che il vento che la porterà lontano a visitare nuovi luoghi, nuove meraviglie sarà proprio il vento della sua vita quell’occasione appunto che forse ha già perso e che non tornerà più, o magari un vento che non esiste e che per trovarlo dovrà solo sfidare se stessa e andare controcorrente…
Sono sicura che nel mondo esistano persone che ti sappiano regalare gratuitamente gioie che neanche tu sapevi che esistessero…..
La mia vita è stata segnata molto dalla scomparsa di mia nonna, era lei che mi insegnava cosa significava amare…
Certe volte mi fermo a pensare se determinate scelte che ho fatto nella mia vita siano state giuste per me e per tutti coloro che fanno parte della mia esistenza…
In questo momento ho bisogno d’amare o forse di sentire qualcuno vicino a me… Alla fine mi rendo conto che quella signora che era seduta così malinconicamente al suo tavolo ero io… era la mia proiezione… e mi risveglio improvvisamente e mi rendo conto che l’unica cosa che devo fare in questo preciso momento è di incominciare a correre verso la mia vita……

 

2 commenti su “Una parte della mia vita”
  1. Molto bello e sensibile. E’ la scrittura di una ragazza molto giovane e riflessiva. Ho conosciuto bene questo stato d’animo, anche se oramai sono in autunno, e devo dirti che qualche volta, un po’ riaffiora, nel mio caso, sono i ricordi a fare da padroni. Corri incontro alla tua vita, se qualcuno ti ha fatto del male, forse anche involontariamente, cura i graffi con la scrittura.
    Funziona. Ciao. sandra.

  2. A volte è uno spreco dare in pasto simili catene di perle preziose ad un pubblico immobile, programmato ad adulterare e camuffare la scena.
    E’ certo che il “letto” rimane sempre pubblico e non è mai dentro, “privato”.
    Una pagina speciale che ho esaminato frase per frase, scandagliandola piano e riconsiderando qualche passo. “Rondine nel vento”. Da rifoderarsi in abito come una seconda e nuova pelle, per dare nome alle voci di dentro quando non si sa come chiamare quel cuore che brucia , incartocciato nelle ore, negli anni, nei ricordi sviliti nel silenzio.
    Ci leggo una rottura del tuo cerchio caustrale, lo spiraglio attraverso il quale potrà riprenderti con sé, risolvere e ripenetrare nel suo stesso rilancio.
    Credo di averne colto il senso estremo in simbiosi , la bellezza sfacciata di una sintonia che travalica gli uomini. Ho persino pensato che potevo essere io quella donna seduta al tavolino!
    A volte la scrittura puo’ servire, è anestetizzante.
    Testimoniare l’avvilimento della specie e cercare nell’inquadratura del vivibile, la manipolazione diaristica, intima e scenica che di per sé, ha la brezza vincente del sollievo.
    Non voglio essere prolissa, per non addentrarmi nelle mie eccentriche e insolubili conclusioni.
    Ti applaudo doverosamente e con piacere. Buona domenica. Greta

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