Amore più volte rinnegato
nelle nebbie delle convenzioni,
ti insinuasti in me senza che io
potessi preparare una difesa.
Amore che travolgi gli studiati schemi,
cancelli ricordi d’altri visi
e niente mi fai dare per sicuro,
ancora una volta m’illudi.
Parlano di primavera gli occhi tuoi,
di ruscelli, infanzia e bianche margherite.
Scalda più del sole il tuo sorriso
e sa di mare, papaveri e libeccio.
L’estate mi esplode dentro il cuore
e mi fa credere che mai verrà autunno,
che l’inverno degli addii sarà inesplorato,
per noi,
per sempre adolescenti al primo bacio.