“Davide, ti rendi conto di quello che stai dicendo?”. Lidia lo guardava stupita, Davide stava formulando delle baggianate.
“Quello che ti dico ha delle basi scientifiche, non sono mie invenzioni. Ecco i tabulati delle analisi elementari, granulometrica e dei micro e macro elementi, è tutto scritto qui”, il dito indice scivolava velocemente tra le colonne del prospetto.
“Scusa, mi stai dicendo che la nostra relazione è finita, perché tra le nostre sostanze chimiche non c’è più quella sorta di armonia che tu chiami “legame tra molecole”?, ma è da pazzi!; l’amore non è mica fatto di molecole, tu stai perdendo il senso della realtà”. Lidia assestò un pugno sul tavolo talmente forte che i bicchieri colmi d’acqua si rovesciarono sui fogli saturi di numeri, i quali dicevano che lei non era più la donna della sua vita.
“Lidia, accidenti, stai attenta!, questo non è uno scherzo, le cose tra di noi non vanno molto bene, secondo te la colpa dovrebbe essere mia o tua?, No!, come vedi noi non abbiamo nessuna responsabilità se il nostro amore è finito. È la chimica che decide per noi, ed è l’unica cosa che conta veramente nella realtà, perché vedi Lidia, noi siamo materia e la materia subisce alterazioni che possono essere catalogate e confrontate con l’ausilio della scienza”.
Lidia fissava le sue mani, certo le mani erano ottime per modellare la materia e sussurrò:
“Quindi Davide, anche tu sei materia vero?”.
“Certo cara, io lo sono, tu lo sei, tutto quello che ci circonda è materia. Perché me lo chiedi?”.
“Penso che la tua materia “volto” subirà un cambiamento a breve”.
“Scusa Lidia, ma non riesco a seguirti, cosa vuoi dire?”.
Lidia serrò il pugno della mano destra così forte che sentì scricchiolare i tendini, le ossa ed i muscoli, poi all’improvviso il pugno sferzò l’aria colpendo il naso di Davide.
“Ecco, questo pugno sul tuo naso è la realtà, ed hai ragione non è per una nostra mancanza se l’amore è finito, dobbiamo cercare sempre di assecondare le nostre molecole, giusto?”.
Lidia si alzò frizionandosi la mano e sulla sua materia “volto”, la bocca diventò una mezza luna di felicità, aveva sentito tante sciocchezze dagli uomini ma questa sulla questione della chimica era veramente divertente.

Un pensiero su “Una questione di chimica”
  1. 🙁
    Metafora triste di chi vuole andare ma cerca legittimazione.
    Se vuoi andare, vai. Devi fare posto a chi arriverà volendo rimanere, e ringraziando la sorte per aver fatto dono di quella persona così spettacolare, che in quel momento viene rifiutata.
    Ti ringrazierà per aver scelto di non aver più voluto esserci. Perché solo andando via, avrai consentito un incontro magico.
    E non ci sono grafici o molecole che tengano.

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