Siedo sulla pungente erba dell’ashram
a scaldare le mie dita un flebile raggio di sole
filtra tra gli alti fusti dei mango
rischiarando il ricordo di te lontano
E’ un figlio mai nato
il desiderio di un abbraccio cosmico
il vento che asciuga i capelli
un ipnotico canto sui ghat in riva al fiume
Un orologio che segna il tempo perduto
un libro mai letto
che conosco a memoria
L’immagine di te lontano
è il disegno aereo di un’allegra farfalla
che batte le ali al ritmo del mondo
danzando leggera tra le pieghe dello Spirito
Così ti ricordo
seduto sopra un cielo stellato
a bere il the delle cinque
unica immagine divenuta sogno

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