La dolce bocca

le labbra tremanti

baciano soffici

d’intenso amore

e per un attimo

il crudele pensiero

del prossimo addio

abbandona la mente

e le lacrime amare

cessano di segnare

i volti commossi.

Sospesi in eterno

in quel lieto momento

gli amanti sfuggenti

vorrebbero restare:

ma già il lesto piede

s’appressa al gradino

mentre ancora cupide

le mani si stringono

in un morbido abbraccio.

Alzatevi, patrioti,

correte alle armi!

La risorgente Italia

a lungo incatenata

dall’altrui ferro

reclama servizio:

per la riscossa

il tempo è propizio,

e i gesti d’affetto

– oh crudo supplizio! –

debbono attendere.

Così si sfiorano

le giovani guance

e l’affanno svanisce

in quel bacio fugace

che il cuore lenisce.

2 pensiero su “L’addio”
  1. Suggestiva questa tua lirica ispirata a un quadro e a un momento che tanti cambiamenti ha portato nella vita degli uomini…
    anna

  2. Una poesia d’altri tempi…., oggi non avremmo bisogno di eroi, ma di Uomini che sapessero fare bene il loro mestiere. L’umano ha imparato a leggere la storia ma non l’osservazione.
    Un saluto.
    Sandra

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *