La dolce bocca
le labbra tremanti
baciano soffici
d’intenso amore
e per un attimo
il crudele pensiero
del prossimo addio
abbandona la mente
e le lacrime amare
cessano di segnare
i volti commossi.
Sospesi in eterno
in quel lieto momento
gli amanti sfuggenti
vorrebbero restare:
ma già il lesto piede
s’appressa al gradino
mentre ancora cupide
le mani si stringono
in un morbido abbraccio.
Alzatevi, patrioti,
correte alle armi!
La risorgente Italia
a lungo incatenata
dall’altrui ferro
reclama servizio:
per la riscossa
il tempo è propizio,
e i gesti d’affetto
– oh crudo supplizio! –
debbono attendere.
Così si sfiorano
le giovani guance
e l’affanno svanisce
in quel bacio fugace
che il cuore lenisce.
Suggestiva questa tua lirica ispirata a un quadro e a un momento che tanti cambiamenti ha portato nella vita degli uomini…
anna
Una poesia d’altri tempi…., oggi non avremmo bisogno di eroi, ma di Uomini che sapessero fare bene il loro mestiere. L’umano ha imparato a leggere la storia ma non l’osservazione.
Un saluto.
Sandra