Quale il prestigio
il lavorare in banca,
in quell’ufficio,
in quell’edificio imponente.
Trattare con colleghi simpatici o non,
trattare con tanti clienti,
per le loro svariate esigenze:
finanziarie…
Quale il prestigio
il trattare con il (vile?) denaro,
detto anche “lo sterco del diavolo”.
… Tempi duri per le banche…
Quanto al danaro, sarà anche sterco del diavolo, ma chi può farne a meno?
a
Un mio compagno di scuola, abbandonò dieci anni di banca per andare a fare l’istruttore di nuoto.
Ebbe di “folle” da Tutti.
Lo sterco del diavolo è necessario, ma, amarlo alla follia e fare di tutto per esso, è un’altra cosa.
Ah, dimenticavo, il compagno di scuola, oltre alla banca, lasciò pure la moglie…
Ciao.
Sandra
X anna
Giusta osservazione la Tua! Ma nemmeno si deve essere disposti a fare di tutto per il denaro, che poi oggigiorno viene soppiantato sempre più dalla moneta elettronica, ma ciò non toglie che esso non deve essere un fine bensì solo un mezzo per fini possibilmente di una qualche utilità vera e non per lo sperpero. Grazie della lettura e del commento, con affetto Sergio.
Per Sandra,
in effetti anche io ho lasciato quel mondo che comunque continua a rimanere tra i miei interessi: non c’è da illudersi il lavoro in banca è molto ma molto impegnativo, anche se può dare buone soddisfazioni economiche che oggi come oggi per un giovane non è cosa da poco. Ancora non so se esserne pentito o gioirne, fatto sta che mi sembra essere uscito da una sorta di gabbia, io penso che uno deve puntare a ricercare la felicità, per cui ogni sforzo in quella direzione non andrebbe biasimato. Grazie del commento, Ciao Sergio.