Fiume dove vai?
Il tuo gorgoglio
mi spinge altrove,
forse antichi pensieri…
forse un moto dell’animo…
La tua storia è antica
Il tuo linguaggio arcano
sa di un cammino
a volte lento
a volte precipitoso
verso l’altrove.
La tua acqua
a volte limpida e abbondante
a volte torbida e mossa
a volte scarsa
sa di qualcosa di prezioso
sa di vita!
Fiume non farti rimpiangere
quando non ci sarai più
quando non ci saranno i nostri pensieri
che con te lentamente scorrevano
o fortemente premevano;
Fiume portami con te!
Anche a me piacerebbe viaggiare in compagnia del fiume, sentire quel rumore a volte dolce a volte, abbracciato all’acqua del cielo. Non posso, rimango qui, sulla terra ad osservarlo e gli parlo e lo osservo, infondo i suoi viaggi, cullano il tempo ed anche i miei sogni.
Molto bella. Ciao.
sandra
Il fiume corre via, passa dai luoghi geografici che caratterizza e fugge altrove.
Espressione della natura e simbolo di vita è anche immagine della vita, di un presente che ora viviamo e che già non c’è più.
x Sandra Carresi
ho dedicato questa poesia a Hermann HESSE autore del libro SIDDHARTA (il Buddha), nella cultura indiana il fiume ha un grande significato: non a caso si parla del fiume Sacro per il Gange. Ti ringrazio della lettura, per l’ispirazione che ti ha dato e del fatto che ti è piaciuta. Con un abbraccio, sergio.
x Anna
ho apprezzato molto la tua riflessione, è vero il fiume simboleggia la vita, il fiume corre definitivamente verso il mare che a sua volta rappresenta l’immensità: comunque fin quando c’è acqua su questo nostro pianeta, ci sarà vita.
Un saluto affettuoso da Sergio