Respiravo le sere
a pieni polmoni
il profumo dell’erba
nascosto tra le piante,
tra il canto dei grilli,
sentivo fruscii
e suoni di campane.
Ubriaco di spensieratezza
nell’attesa d’essere scoperto,
magia di sensazioni,
allegria e leggerezza.
D’improvviso uno sguardo
vinse il mio riparo,
correndo all’impazzata,
le mie gambe non bastarono,
sentivo da lontano
la tua voce trionfante:
“Un, due, tre Simone!!!”.
Ora tocca a me…
caspita come sei brava a nasconderti!
Giuventù, non ti trovo più…
Sembra ieri e invece il tempo scorre veloce in un gioco a nascondino, quasi sembri bambino e ti ritrovi ad aver già scollinato quella verde prateria, ma la magia è …, il saperla ritrovare attraverso la poesia.
Ben tornato.
Sandra
A Simoooò!!! Ti sei accorto della crescita fisica a cui siamo tutti sottoposti per volere di madre natura a sbronza finita. La cosa non è grave se gli anni non pesano sulle spalle.
Ma vedo che hai risposto positivamente all’appello di fare il tuo dovere appena raggiunta la consapevolezza della maturità. Dico che la tua poesia è bellissima, mi piace molto, complimenti da applausi. Un saluto da Stefano.
Eppure in un angolino nascosto dentro di me ancora oggi riesco a ritrovare la mia amica gioventù. A volte un ricordo o un’esperienza inconsueta mi fanno tornare bambina. Anche ora, la tua poesia mi stimola a fantasticare e mi ritrovo su prati profumati con il canto dei grilli a far da colonna sonora ad una sera d’estate. Che momento felice! Grazie per il regalo.
5 stelle a te.
Greta
Grazie a tutti per la lettura. Anche a me capita di “respirare” sensazioni del passato, nei momenti più strani. Giungono improvvise, a tradimento…
Il ricordo di un gioco della fanciullezza fa rivivere quei momenti così belli che, forse, si sanno apprezzare meglio a distanza di tempo: quando, purtroppo, quell’età non ci appartiene più. Ciao da sergio donatantonio
Uh! Quante ginocchia sbucciate! Che dolce malinconia mi hai fatto venire 🙂 Grazie