La notte scivola via,

come un gatto sornione

e sinuoso;

in punta di piedi,

le ore, passano lente

con flemmatica

lentezza;

silenzio plumbeo,

il nulla fuori,

vetri

immersi nel buio circostante;

la notte è qui,

come una vecchia amica,

sempre di ritorno, sempre

gradita;

che si fa sempre viva,

e riempie

i miei giorni;

sonno sgattaiolato via,

mi alzo,

bagno,

una doccia,

un salto in cucina,

forse un caffè;

la notte ammanta tutto,

solo fuori,

i lampioncini accesi,

rischiarano un po’ il cortile;

il tempo perde colpi,

nuvole grosse

di passaggio,

coprono la luna;

quiete,

calma,

riposo,

forse un sogno,

un sogno.

3 pensiero su “Notte che scivola”
  1. Il fascino della notte è indescrivibile.
    Qualcuno patisce l’insonnia, altri vivono la notte come un vestito elegantissimo e suggestivo.
    I poeti vivono di notte e i versi più belli ne sono i figli.

  2. E’ bello osservare e riflettere sulla notte, su ciò che succede, sui sogni che stimola. Ciao da sergio donatantonio

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