Seduto su questa rupe
contemplo
lo scorrere frenetico
delle umane fiumane,
gigantesco formicaio
dove ognuno s’affaccenda
a opere utili e oziose
di godimento o fatica.
S’avvera la profezia futurista
di un individuo senza nome
in perpetuo movimento:
l’identità s’annulla
nel gorgo della massa.
…eppure, dovremmo trovare il modo di riconoscerci.
Un caro saluto.
Sandra
Ehi tu! Non pensi che sarebbe più giusto scendere da quella rupe e sporcarti le mani anche tu?