E’ un grazioso cofanetto

di legno pregiato ed antico,

essenza forte e sincera

che trasuda antiche storie

da graffi e scalfiture.

 

Fumose bische

o balli inebrianti,

nati da cigolii

o da chiome ondeggianti.

 

Sotto il coperchio

tra bambagia e fili di lana,

riposano, lievi, alcuni paeselli

incastonati tra i monti

come gioielli,

 

oppure tra le arcate senza porte

di un mare strano

che non porta da nessuna parte.

 

Le onde sfidano le rive

e risalgono la terra

e là si congelano

in colline variopinte

 

dove nastri d’acqua sinuosi,

sonnolenti o impetuosi,

fasciano le città,

rasentano le tavernette.

 

Un cofanetto portagioie

basta aprirlo per vederle,

respirare per sentire

le sue rose e le foglie secche.

2 pensiero su “Bulgaria”
  1. Visioni di luoghi che si fermano negli occhi e nell’immaginario e costituiscono il ricordo di luoghi che ci hanno affascinato e ricordiamo poi per sempre.
    a.

  2. Una poesia molto carina, come il grazioso cofanetto antico. Versi che ne esaltano il valore ce ne sono tanti, ma mi piace soffermarmi su questi che sono i più belli.
    Le onde sfidano le rive/ per sentire l’odore delle rose/.
    Di una bellezza unica.
    Un saluto da Stefano

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