E’ un grazioso cofanetto
di legno pregiato ed antico,
essenza forte e sincera
che trasuda antiche storie
da graffi e scalfiture.
Fumose bische
o balli inebrianti,
nati da cigolii
o da chiome ondeggianti.
Sotto il coperchio
tra bambagia e fili di lana,
riposano, lievi, alcuni paeselli
incastonati tra i monti
come gioielli,
oppure tra le arcate senza porte
di un mare strano
che non porta da nessuna parte.
Le onde sfidano le rive
e risalgono la terra
e là si congelano
in colline variopinte
dove nastri d’acqua sinuosi,
sonnolenti o impetuosi,
fasciano le città,
rasentano le tavernette.
Un cofanetto portagioie
basta aprirlo per vederle,
respirare per sentire
le sue rose e le foglie secche.
About Simone Rossetto
Sono nato e vivo a Padova, sono un perito chimico che lavora nel settore del monitoraggio ambientale e di processo. Specie nel ramo paterno, scorre una buona vena artistica che si manifesta però in maniera molto diversa nei vari parenti. Mio padre, per esempio, è uno scultore, io ho sempre avuto la passione per la musica, suono il pianoforte ed il sax.
Non ho mai scritto molto e quel poco che ho tentato di
scrivere non mi piaceva.
Ultimamente è fiorito qualcosa in me (o sono io che ho allargato la
tolleranza?), sembra quasi che da quando è morta mia nonna, che amava parlare in rima e si dilettava a creare storielle e canzonette, si sia trasferita in me questa sua natura, che non credo di aver posseduto in precedenza. Certo che se fosse, anche
questo, un barlume di qualcosa di trascendentale, che potesse in
qualche modo perpetuare qualche briciola della sua essenza attraverso
me, anche se fosse solo un meccanismo del mio inconscio, mi sentirei
in dovere di coltivarlo. Quindi con grande umiltà e con atteggiamento
da messaggero sento in me la spinta ad avvicinarmi ad un mondo che
fino ad ieri ritenevo irraggiungibile.
Visioni di luoghi che si fermano negli occhi e nell’immaginario e costituiscono il ricordo di luoghi che ci hanno affascinato e ricordiamo poi per sempre.
a.
Una poesia molto carina, come il grazioso cofanetto antico. Versi che ne esaltano il valore ce ne sono tanti, ma mi piace soffermarmi su questi che sono i più belli.
Le onde sfidano le rive/ per sentire l’odore delle rose/.
Di una bellezza unica.
Un saluto da Stefano