Sembrò l’immenso
quella farfalla
che toccò il tuo fiore
allo sbocciar dell’alba
ne vedesti il colore
rosso vivo
pietra di lava
d’un vulcano acceso
ne godesti
i lapilli d’un amore
che sembrava
promessa d’infinito.
E ti sembrò l’azzurro
senza limite umano
sempre eterno
non ci fu il tempo
di pensare al volo
della farfalla
verso un altro fiore
e quando avvenne
non furono rugiada
le tue lacrime
ma la spina pungente
d’un dolore
che ti sembrò
un macigno insopportabile
che oggi si scioglie
con il primo sole.

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