Una canzone per cullarmi l’anima,
velata di dolci note melanconiche
m’ispira melodie di lontane esistenze,
di vecchie vite e vecchie voci
che più non hanno suono.
Si affacciano spaventate le lacrime
dagli occhi come ospiti inattesi.
Lontani amici, che abitate
uno spazio a voi sconosciuto,
omaggio a voi, gloria a voi.
Cosa disse a voi il sole che oggi
io guardo, e che voi guardaste?
Quale inconfessabile segreto
confidò a voi la misteriosa luna,
madre dei segreti delle nostre anime?
So che esiste un qualcosa che va
da cuore a cuore,
un filo sottile che ci lega per l’eternità,
e che non potremo mai toccare.