C’è sempre un pensiero in più,
l’ultimo,
appena prima del riposo
che s’insinua nella mente,
perfido,
infiltrante,
roccioso.
Lo scacci,
ma, appiccicoso,
si allarga a soffocare
quel sonno.
Solo abbracciando il cielo,
cercando le stelle,
o infilandosi dentro le ragnatele
delle nebbie,
solo lì…
si può abbracciare l’oblio,
inciampando
in qualche fugàce distrazione.
“Siamo sotto il cielo”… e del cielo prendiamo tutto: sole, grandine, tempesta e brezze .
Ci sono momenti sì e momenti no e il momento del sonno è quello in cui ci passa davanti agli occhi il film delle possibilità alternative…
Poi, per fortuna, c’è il sonno ristoratore.
E domani è un altro giorno.
Un abbraccio stretto stretto.
Domani è domani.
anna
Che bello tutto, dalla stesura al confezionamento di frasi che vivon di luce propria.
Grazie Sandra leggerti è come viver per qualche istante in un mondo da sogno.
Grazie….
Bravissima Sandra, un altro centro!
Questa poesia parte così, pian piano, quasi a sembrare uno scherzo.
Poi però si rivela in tutta la sua graffiante profondità.
Non ti nascondo che ho percepito un non so che di drammatico, da leggere logicamente in senso positivo.
Ancora brava, 5 stelle e tanti tanti auguri di Buon Natele e Felice 2013 dal “vecchio” QS-TANZ.
I pensieri appiccicosi non spariscono mai, più li scacci e più ritornano, sono come le mosche cavalline, scacciate con la coda tornano più agguerrite. Rifuggiarsi in altri pensieri può essere più noioso di prima, la migliore soluzione è quella di prendere sonno, sognando le stelle.
Faccio tanti tanti auguri di buone feste, con 5 stelle
Stefano
Piaciuta… vera, molto reale e concreta questa poesia, priva di metafore eccessive, forse solo quel cielo e le stelle, le nebbie, possono essere metaforiche e celare alti e altri significati.
Ma, come accade ai grandi poeti, più la poesia è candida come acqua sorgiva e limpida come vetro fuso, lampante, evidente nel significato, e più ha un valore duraturo.
Sbagliano, a mio avviso, coloro che per cercare originalità e creare stupore, scrivono in maniera criptica. Ho fatto una ricerca: tutti gli ultimi nobel, come per esempio la Wislawa Szymborska, hanno scritto stupende poesie di immediato significato. E’ così che nasce commozione (muovere con) e pathos tra poeta e lettore. Brava davvero. Ciaociao e Buon Natale.
Carissima e bravissima ad esprimere in poesia le paure umane, che sono sempre con noi, così è conveniente abbandonarsi al cielo in un atto di fede e speranza.
Un forte abbraccio a 5 stelle e auguroni!!!
EMA
A Tutti gli Amici di sempre e a quelli nuovi incontrati da poco su questo Sito, G R A Z I E di cuore.
Raccolgo il vostro affetto, le vostre stelle, la vostra stima ed anche gli abbracci dal cielo, che, fra l’altro, non mi sono mai mancati.
Auguro a Tutti Buon Natale e tanta serenità, componente necessaria, questa, per vivere la Vita.
Un Bacio da dividere e da moltiplicare per tutti.
Sandra
P.S.
X
Jack
Condivido il tuo pensiero sulla poesia in genere.
Bellissimi versi dove emergono le paure ma anche le speranze per un futuro che non conosciamo.
La poesia deve essere condivisione di emozioni e mi ritrovo col pensiero di Jack.
Per te Sandra 5 stelle meritate.
Ricambio gli auguri e li giro a tutti!!!
<3
Angela
Condivido il pensiero di Jack.
Scrivere poesia non é compiacersi per riuscire a scrivere astrusità.
Premiare quel tipo di poesia che alla fine non dice e non vuole comunicare niente é una cosa che non capisco.
L’astrusità non é sinonimo di astrazione, ma di espressione deleteria della perdita di contatto con gli altri e con la realtá.
Essere poeti, invece, significa essere capaci di vedere la realtà, viverla e reinterpretarla a nome di tutti per tutti.
X Angela
Paura, speranza e fede.
Componenti della nostra vita.
La paura serve per contrastare l’arroganza, la speranza serve per andare avanti con fiducia, e la fede è fondamentale per non impazzire dai dolori che potremmo incontrare strada facendo.
Grazie del passaggio di lettura e delle stelle.
Sereno Natale.
Sandra
X Anna
Concordo pienamente sul poeta capace di vedere la realtà, viverla e reinterpretarla a nome di tutti, questo è il vero compito del poeta; le stelle in cielo, le sanno contare tutti.
Un saluto.
Sandra
Cara Sandra, mi sembra che in questi tuoi bei versi tu voglia optare per la via che è al di là della realtà, cioè la via che trascende e che tu chiami la “via del cielo”… A volte uno è quasi costretto a fare così tanto la realtà o certi pensieri possono sembrare brutti! Ma siamo sicuri che il rifugio in un castello incantato è in definitiva la soluzione migliore? Per me può essere solo un rifugio temporaneo. Un caro saluto da sergio donatantonio.
x sergio
Caro Sergio credo che tu sia stato l’unico a dare questa tua interpretazione alla mia poesia.
Il castello incantato, non è mai stato un mio rifugio, né ieri, né oggi e probabilmente, conoscendomi neanche per il domani.
La via del cielo, è intesa in senso biblico, direi, e la fugàce distrazione, è solo un appiglio, dove trovare ristoro. Non perdo mai di vista la realtà, ahimè.
Buon Natale, caro Sergio, un caro saluto e a leggerci.
Sandra
A tutti gli Autori, Lettori e Passanti del nostro Sito, al nostro caro Luca Coletta e a sua moglie Rosaria, un caro augurio di salute e serenità di Natale e un caro augurio anche al nostro Paese che possa riprendersi la dignità che merita da sempre.
Buon Natale.
Sandra
Il sonno serve anche a questo: a farci dimenticare i pensieri appiccicosi che durante il giorno non ci danno tregua.
Complimenti e 5 stelle, per questa poesia bella e profonda.
X Lucia
Grazie, Lucia.
Un bacio.
sandra