Bianca
come la schiuma del mare
che mi travolge,
quei sassolini che mi fanno i grattini
quando cerco di godere dei tuoi raggi.
Arsa
la mia bocca,
cerca un po’ di sollievo
in una dolce granita al limone.
Come posso rassegnarmi al fatto
che mi manchi amata ”Terra mia”.
Tu sei mia madre,
mio padre,
i miei fratelli
ed io come una brava figlia
vengo sempre a rifugiarmi tra le tue braccia,
terra consolatrice,
tu che come una madre premurosa
sei sempre pronta ad accogliermi.
Bellissima.
Anch’io, amo moltissimo la mia Terra e nonostante sia un Paese ridotto, a causa dei politici, in cattive condizioni, non me ne voglio andare, resto qui, magari sulla via dell’Arno a veder passare qualche testa imbruttita dal dio quattrino e dalla voglia di potere.
Complimenti.
Sandra
Grande tema: la terra è una grande madre, ma va anche rispettata, altrimenti ci si rivolta contro. Ciao da sergio donatantonio
Ognuno ha un luogo in cui “ritorna” e in cui ritrova la sua appartenenza.
Ci sono stati anni in cui ci sentivamo soltanto figli del mondo e soltanto a questo aspiravamo; per fortuna stiamo riscoprendo anche il microcosmo da cui veniamo e che ci permette di volare altrove. Cittadini del mondo, quindi, ma consci di essere “nati” in un luogo che ci riconosce come figli.
E questo vale per tutti.
La nostra terra, grande amore, nostre radici alle quali è forte il richiamo e il desiderio del ritorno.
Grazie di avercelo ricordato con questa tua bella poesia, saluti
EMA