“Il ragazzo d’Oro” (Viaggio extracorporeo)
Siamo in molti riuniti in questo sotterraneo, quasi non si riesce a muoversi.
Siamo tutti in attesa di un grande avvenimento: l’Illuminazione.
Si proprio così… stiamo aspettando tutti l’illuminazione… e pur nel silenzio generale c’é dentro ognuno di noi una forte trepidazione.
Non ricordo come sono arrivato in questo luogo dall’apparenza spoglio ed in penombra ma sono consapevole che non è casuale trovarsi qui in questo momento. Quando ecco improvviso risuona su noi e in noi un suono forte simile ad un’arpa e ad un gong.
Non è un suono qualunque ma é il Suono o meglio un insieme di suoni che vibra su noi e in noi (é l’Ottava… non so spiegarlo ma So che é così).
La grande maggioranza delle persone, saremo almeno un centinaio, rimane come prima, priva di luce, pochissimi veramente pochi (due o tre) si illuminano in alcune parti del corpo, che non riflette una luce ma si trasmuta letteralmente, sono le mani che diventano d’Oro purissimo o ed altre parti del corpo.
L’Oro che appare non è in superficie sulla pelle ma é il corpo stesso che si trasforma letteralmente in Oro Puro!
La forte emozione che provo non mi impedisce di notare che al centro della sala sotteranea c’é un ragazzo:… é diventato tutto d’oro, completamente d’ORO dalla testa ai piedi.
E’ un ragazzo dall’apparente età di vent’anni che si guarda estasiato e meravigliato, i capelli riccioluti e il volto gioioso sono però quelli di un bimbo di 8 anni ed esprime tutta la purezza del cuore di fanciullo. E’ quella dunque la strada che attende ancora tutti noi, trasformare noi stessi attraverso il nostro corpo col sudore, le emozioni, il dolore, i sentimenti. Lavarsi con l’acqua sporca della vita mantenendo la purezza del cuore di un bambino, quella é la Strada.
Giovanni Granucci