Mi sento abbastanza amato, ma non sempre abbastanza capito.

Come fanno ad amarmi senza capirmi? Non so.

Forse era meglio essere un po più capito e meno amato? Di sicuro, poi, mi sarebbe mancato l’amore!

Se invece non fossi mai stato capito e neanche amato? Starei qua a scrivere: “Non mi sento amato e neanche capito!”.

Meglio essere amato anche se questo, purtroppo, non mi aiuta affatto sull’altro fronte.

A volte noto che qualcheduno mi capisce, hurrà! Subito dopo m’accorgo che non potrà mai amarmi e riprecipito nel baratro dell’immane questione.

In verità, mi è capitato più di una volta di sentirmi amato amato e capito capito, ma al risveglio quelle persone non si ricordavano né del sogno né di me.

Perché deve essere sempre tutto così complicato? Tu che potresti amarmi e capirmi: perché non ti metti in contatto con me? Magari fare in modo da lanciarmi un segno dallo spazio, da un qualche pianeta simile o da una galassia vicina?

Conosco, tristemente, anche il perché del tuo silenzio: potrei non capirti appieno e, fors’anche, non saperti amare.

 

3 pensiero su “Amore ed intesa”
  1. L’uomo è spirito. Ma che cos’é lo spirito? Lo spirito é l’io. Ma che cos’é l’io? E’ un rapporto che si mette in rapporto con se stesso oppure è, nel rapporto, il fatto che il rapporto si metta in rapporto con se stesso; l’io non è il rapporto, ma il fatto che il rapporto si metta in rapporto con se stesso. L’uomo è una sintesi dell’infinito e del finito, del temporale e dell’eterno, di possibilità e necessità, insomma, una sintesi. Una sintesi è un rapporto fra due elementi. Visto così l’uomo non è ancora un io.
    (Soren Kierkegaard)

  2. Caro Laerte, sentimenti e ragione raramente si incontrano per quanto possa sembrare ingiusto, strano. Una regola che sembrerebbe non meritare di far parte di questo mondo, ma che invece è imperante.. Forse chissà è chieder troppo, eppure le due cose dovrebbero essere complementari, bisognose l’una dell’altra. Dobbiamo considerare un fatto però: non tutti possediamo lo stesso concetto quando parliamo di ‘capire’ o ‘amare’. Ogni uomo o donna di questo mondo vedono, vivono ed interpretano a modo proprio, queste due componenti fondamentali, del sentire umano. La vita caro Laerte non è una culla, quella in cui ancor bimbi siamo cresciuti, privi di problemi e bei sogni, ma una lotta. Troppe spesso colma di domande che non hanno risposta alcuna, lasciandoci nel dubbio, colmi di interrogativi aperti. Ma proprio queste ‘domande’ che ci poniamo, sono l’essenza del vivere.

  3. Ma dai Paolo! Io cerco di capirti, di esserti amico e tu mi dai lezioni di vita? Non mi piace il tuo rivolgeti a me con” La vita caro Laerte…ecc.ecc.) Scusa tu escludi a priori ch’io possa saperne più di te di filosofia? Come fai a dare insegnamenti a ciò che non conosci? E’ come dire ad un albero: L’acqua, caro albero, la devi assurgere così non come fai tu…anche l’albero riderebbe….Ora se vuoi litigare sono pronto, se vuoi essere mio amico non darmi più lezioni di vita, a meno fino a quando non mi conosci abbastanza bene da poter azzardare. Kisssal…

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