Sepolte le lupare tra i canneti
nella terra di fichi d’india e zàgare
anche gli agrumi piangono
lacrime di tritolo
tra sguardi freddi rassegnati e stanchi
e bocche mute nonostante tutto
amara è l’isola
sotto il sole beffardo e un cielo terso
il Cristo Siciliano
è stato crocifisso col suo credo
e la speranza naviga in un mare
da forza sette tempestoso ed infido.
Risorgere? Ma dove come quando
la nave è ferma là nel continente
evocando fantasmi di promesse
echi nel tempo senza più memoria.

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