L’orda selvaggia si accostò al cinto
e con balzo felino fu dentro al recinto
un breve ascoltare
trattenendo il respiro
i bei frutti d’arancio
eran lì sotto tiro
con scimmiesco ricordo ancestrale
di ramo in ramo era un saltare
ma d’un tratto nella casa colonica
la luce si accese
e l’incredula armata un fiume si fece
come onda che copre lo scoglio
così fu riscavalcato l’inutile soglio
cessata la corsa a più di un miglio
il cuore batteva come al coniglio
felici, raggianti per la bella avventura
non si sarebbe scambiata con nessuna fortuna.
Lungo la spiaggia calmata d’autunno
finiva nel mare il sole il suo turno
la giovane banda ammirava il tramonto
non cogliendo di vivere l’essenza di un sogno.
Complimenti per la rima baciata.
Un caro saluto a 5 st.
sandra
Un’avventura in rima…
Beata gioventù!
a.
Bella proprio da leggere…
Grazie…