Come un ruscello sei
ove l’acqua s’abbassa
rallenta
il suo corso ristagna.
Chiaro diviene il fondo:
il cielo che verrà
traspare
senza altri misteri.
E’ come un ruscello
la vecchiaia
di acque chete, infine
e trasparente il fondo.
E laggiù, all’orizzonte
ove l’ultimo rivolo
si getta nello stagno
una linea d’ombra, regna.
Più non abbaglia il sole:
ora consola
in luce di tramonto
la stanca pupilla.
Bellissima.
Volendo e potendo vivere, è l’unica strada percorribile.
Grazie.
Sandra
Parole che sanno di nostalgia… ma penso che la canizie è anche fonte di saggezza. Complimenti.
Fasi… Tutto passa, solo non ce ne rendiamo conto, attratti come siamo dai canti delle sirene che ci vogliono sempre belli, giovani, forti.
Eppure anche la fragilità ha un suo fascino.
a.
E laggiù, all’orizzonte/ una linea d’ombra, regna./ in luce di tramonto/ Versi stupendi, bellissimi, affascinanti!!! Con essi mi sono librato nell’aria al di là dell’etere, ho contemplato i maestosi cieli infiniti, recando con me la mia canizia appesantita. Un saluto carissimo da Stefano.
Grazie Sandra, sergio e Anna… diciamo che è una poesia che sento mia perché la fase della vita è quella… d’accordo anche sull’unica strada percorribile, e poi, mi riferisco a sergio, la saggezza è proprio quello che tu dici… ho scritto un aforisma in proposito.
Molto vera anche l’osservazione di Anna sulla fragilità, quella che io chiamo Vulnerabilità, in altro modo. ciaociao a tutti e scusate il poco tempo che ho da dedicare al sito. Sono sempre via, per mare… il mio vero amore naturale.
Complimenti!!! Molto bellla, poetica e piena di sentimento BRAVISSIMO, e GRAZIE!
Un saluto un abbraccio a risentirsi presto
EMA
Grazie Stefano ed Ema… sono commenti che danno la carica, la voglia di scrivere e pubblicare… un abbraccio ad entrambi. ciaociao
Complimenti, poesia di elegante bellezza. Tra l’altro non è facile parlare così serenamente del tempo che scorre.
Un caro saluto da QS-TANZ.
Grazie qs-tanz. Ho cercato di infondere nella cadenza dei versi la pacatezza che dovrebbe essere prerogativa di una buona vecchiaia, in armonia con la luce del tramonto e la lentezza del percorso del fiume. ciaociao
Una poesia nostalgica, ma bellissima.
Complimenti e 5 stelle.
Grazie Lucia…concordo sul fatto che la poesia è nostalgica. Devo ammettere che anche nei miei racconti autobiografici, postati qui e altrove, la nostalgia è l’elemento catalizzatore. Se me la ritrovo affacciata al fondo dei miei pensieri quando scrivo in prosa, nelle poche poesie proprio non posso liberarmene, anzi mi rendo conto che diventa la parte fondamentale dell’intero impianto. ciaociao
Versi molto suggestivi e belli!!! Purtroppo la stanca pupilla non sempre trova il conforto con acque chete, come sarebbe auspicabile, ma vortici inconsci della mente attanagliano la ragione… e la linea d’ombra regna prima di raggiungere lo stagno.
@ Veronica. Concordo, la mia visione della vecchiaia è quella ideale, auspicabile. Credo anch’io che non sempre sia così… quel che conta è che ti sia piaciuta, la mia versione… ciaociao