Non lo ricordo…
non mi chiedere
che volto abbia la vendetta
e non mi chiedere
della malizia…
non lo so di che grigiore siano
gli occhi della cattiveria…
non li ho impressi i colori dei dispetti
Non provare a svegliare
i miei ricordi…
Dimmi piuttosto…
tu, chi sei?
…non me lo ricordo!
Bella risposta, bel viaggio di Vita, senza alcun rancore a chi ha procurato graffi in passato.
Sandra
Che gli dei ci concedano la capacità di dimenticare piuttosto che il dolore lancinante di un ricordo…
Meglio una nuova tabula rasa che rimurginare vendette che alla fine lasciano l’amaro in bocca.
Mi piace questa poesia.
Rispecchia, alla fin fine, il mio modo di pensare.
Grazie!
Stupenda! Un caro saluto da Nicolas Antares.
Meglio l’oblio che può dare pace, la vendetta invece essere amara come l’offesa (non sazia il bisogno di giustizia). Bellissima poesia con profonda lezione di vita, GRAZIE!!!!!
Un saluto a 5 stelle
EMA
Vero, la vendetta non porta a niente, serve solo a farsi più male.
Complimenti e 5 stelle.