Datemi l’aria vergine
dove non c’è rintocco di campana
che suona ad ogni attimo
rabbiosamente musica di morte
voglio il respiro
della dimenticata primavera
con la sua aurora e il canto d’usignolo
coi prati che profumano di viole
il mio non è un pensiero ergastolano
se cerca di volare ancora libero
stagliato in alto verso un cielo limpido
nella speranza dell’umano credere
datemi una certezza nelle lacrime
d’un bimbo slavo mutilato ed orfano.