Ti aspetterò in fondo al viale alberato.
Tu l’attraverserai e avrai un cesto di ciliegie colmo d’estate, per me.
Me ne starò lì ad aspettarti all’ombra del salice e ti guarderò tornare.
Mi parlerai di te, di dove sei stato e delle molte vite che avrai vissuto.
Io ti racconterò di aver atteso che arrivassi,
di averti aspettato dal primo giorno della mia venuta.
Quando sarai qui mi riconoscerai e io conoscerò te.
Ogni sete troverà una fonte
e ripartiremo insieme per completare quest’esistenza.
Saremo due e soli.
Saremo i punti estremi che si congiungono giungendo insieme.
Sarai la strada e io il tuo cammino.
Percorreremo il mondo con passi nuovi e occhi vivi.
Vedremo di nuova luce.
Riapriremo le porte della fantasia e lì rinvaseremo il giardino che ci germoglierà dentro,
felice come un bambino che canta la primavera.