Rintocchi di campanili antichi
nel vespro infreddolito
e avverto profumi di primavere di ieri
troppo lontane per essere nitide.
La pioggia cade distratta e forte
vestendo maggio
di nuvole pesanti partite da nord
con la certezza di ritardar le rondini.
Nell’umida sera sospesa
si muovono grigi
attimi di pensiero legati al cielo
in cerca di azzurre e luminose verità.
Come se un giorno tutto si perdesse
e del nulla non restasse che il ricordo.
Stupenda, carissimo.
Una sinfonia di primavera triste, un misto fra il tempo bizzoso amalgamato alla nostalgia del tempo andato, il tutto, in una cornice poetica tratteggiata da pennellate tenue in cerca appunto, di verità e di azzurro a venire.
Grande, come sempre.
Un saluto.
sandra
Stupende immagini poetiche, che accarezzano la mente con soavi attimi, noi oggi siamo domani solo ricordi, ma che importa è tutto poesia che resta nell’aria, GRAZIE, ti saluto con affetto
EMA
Nulla si perde di quei ricordi…
Non la dolcezza dei profumi, non il tepore dell’aria, non le sensazioni che si fanno più pure col passare del tempo e trasparenti come cristalli luccicanti.
Immagini incantate e ricordi meravigliosi che illuminano l’oggi anche quando questo si fa grigio.
Grazie, Poeta!
a.
x Sandra e Anna: in una sera di pioggia di maggio ho scritto questo componimento.
Immaginavo cautamente che Vi sarebbe piaciuto:
non mi sono sbagliato.
Come dice Anna, “anime simili, si riconoscono”.
Grazie di cuore. Un abbraccio da Nicolas.
x Ema: grazie Ema, concordo con te : “la poesia resta nell’aria”. Sempre! Un caro saluto da Nicolas.
Una continuità di sentimenti armoniosi, portati avanti con convincente sinfonia poetica, “in versi liberi”. Rafforzati nel ritmo con profonde scelte maturate nell’intimo dell’io. Nutriti dalla necessità poetica, tratteggiati e affidati attraverso un campanile antico i rintocchi dei ricordi viaggianti nell’aria. Molto bella davvero. Un saluto da Stefano
Attimi. Come lampi di una primavera incompiuta come questa. Sono istanti del passato che si materializzano in un profumo, un’immagine, un suono ed improvvisamente ci riportano a quel che siamo stati …. E la cascata dei ricordi scorre tumultuosa riempiendo gli occhi della mente. Ma… è un’attimo, poi la realtà richiude i nostri sogni bambini nella scatola della memoria dove luccicheranno ancora per noi forse al prossimo richiamo di un campanile antico ….
Commuovono i tuoi versi Nicolas, perchè, ancora una volta, evocano con maestria e con le parole ricreano mondi perduti.
Caro Nicolas, ancora una volta devo complimentarmi per la tua bravura che ci commuove. Il tema della nostalgia ogni tanto torna nei tuoi versi e in essi riesci a coinvolgerci. Ogni rintocco di campane richiama felicità forse solo sognate, fiabe, emozioni, sensazioni e colori che adesso rimangono solo nei nostri ricordi. Forse rimane solo questo anche se vorremmo avere qualcosa di tangibile che non abbiamo. La consapevolezza di una felicità passata è però una assicurazione per la felicità futura: se ne siamo stati capaci una volta, ne saremo capaci ancora in una nuova vita.
Un caro saluto.
LAURA
X Stefano: grazie Stefano! Puntuale, preciso ed attento, non ti sfugge nulla.
Un caro saluto da Nicolas Antares.
X ICE: la cascata dei ricordi si è mischiata con il grigiore piovoso di una sera di maggio dove il fattore meteo ha di certo acuito alcune sensibilità e certe malinconie. Questione di attimi poi il volo riprende.
Grazie sinceramente della tua lettura e del tuo commento. Nicolas Antares.
X Laura: ricambio il saluto con affetto e ti ringrazio per esserci sempre!
Nicolas Antares.
E poi il ricordo fa parte di noi, noi siamo il ricordo di quel che siamo stati e di quello che saremo…
Come se un giorno tutto si perdesse e del nulla non restasse che il ricordo.
Che bel finale pirata… sono emozionato….
Grazie….
x folletto: grazie!
Comunque sono d’accordo con te: anche a me il finale piace moltissimo.
Un caro saluto da Nicolas Antares.