Il profumo ricorda
la notte senza stelle,
il colore, nessun colore.

Non farfalle, né api
si posano sui petali
villosi come ragni.

Sboccia improvvisa, tale
all’odio e la sua bellezza
promana sgomento.

Un abisso è il terreno
dove poggia, un filo spinato
lo stelo che la sorregge.

Le foglie sono di carne viva,
la rugiada, che su di lei
si posa, sono lacrime amare

perché il dolore, fecondo nutrimento,
l’accresce, laddove la speranza
con le radici da piovra annienta.

Non sappiamo dov’è, forse
all’interno di noi e prima o poi
sboccerà come un malvagio fiore.

 

2 pensiero su “RosaNera..”
  1. Un bicchiere di veleno, difficile pero’ non berlo.
    Molto bella. Sandra

  2. Molto bella! Difficile da capire nel senso che è originale ovviamente e poi ha un uso dei termini molto colorato, innovativo e corretto, perché sincero.

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