C’è un giorno di novembre,
in cui fiorisce il prato,
il cielo assai risplende
e il mare è colorato.
E’ un giorno dove il gelo
giammai si fa sentire
non c’é nebbia né velo
che copra il mio dormire.
Chissà perché si sbaglia
questo giorno ormai invernale:
c’è un sole che ci abbaglia
e il vento non fa male.
Il giorno tutti sanno
ci scalda per destino
e cade in ogni anno
intorno a San Martino.
Piacevole e delicata.
Ciao. sandra
gli americani chiamano l’estate di san Martino “estate indiana”.
evidentemente è un fenomeno che affascina gli uomini, strano e bellisimo.
da bambina per me era un avvenimento particolare prima del vero freddo invernale e della neve, perchè allora la neve c’era… e un po’ mi manca.
ciao
molto bella e un po’ triste perchè mi fa ricordare il piacere breve ed intenso che si prova nell’attimo fuggente, piacere che spesso non sappiamo riconoscere prima che sia già passato, ho letto questa poesia provando le emozioni di una mia personale interpretazione.