In questi giorni la mia mente è presa da pensieri oscuri, in giorni come questi il mondo mi sembra un posto davvero brutto, il peggiore che la mia anima potesse scegliere per abitarci; in giorni come questi guardo fuori e nemmeno il sole mi rallegra, e i cari campi, e le montagne lievi e tanto amate; e intanto penso a te, e se per un attimo questo pensiero sembra sollevarmi al di sopra di tutte le preoccupazioni, i tristi presagi, i foschi annunci, la monotonia, ecco che subito cade giù a picchio, e perentorio un ordine: “Dimenticami, giacché non sono più tuo. Se un tempo ti appartenei, questo è ormai lontano, come le nubi nel cielo plumbeo, come la città più lontana che tu possa immaginare, come l’ultimo piano del grattacielo più alto”. Spezzato per sempre, e quello che sento sono i pezzi del mio cuore: che farne ormai. Non ha più senso per me. Ha perso qualsiasi funzione: continuerei a vivere anche se mi strappasse l’ultima parte di muscolo che mi rimane, ugualmente non potrei chiamarla vita. La mia vita sei tu, e tolto te, io sono niente e la vita vana. Io non posseggo nulla, ma avevo molto. Ora non sono nulla e non posseggo nulla. Ora sono il nulla. Sono quel vuoto che subentra la notte, in ogni stanza, invisibile, e turba i sogni. Sono il vuoto che aleggia tra due bocche, quando la conversazione scema. Sono il vuoto tra due cuori non più legati, non più uniti. Sono quel vuoto che ha ucciso il nostro amore, ma la colpa non è mia stavolta. Ora dovrò uscire per strada e lasciare qualsiasi pensiero che riguardi te, e quando sentirò il tuo nome, anche se non chiameranno te, non potrò più avere un tuffo di gioia nel petto. Qualsiasi cosa mi ricordi te sarà indifferente, qualsiasi parola detta da te a me estranea. E non potrò più, nel caldo del letto disfatto dal sonno, stare con gli occhi socchiusi e nel sonno cercarti, te che avevo perso in uno dei miei buffi sogni, sarà solo una perdita di tempo: mi alzerò e nel giro di due secondi mi sarò strappata al sonno, alla quiete e con un moto di disgusto inizierò la mia giornata. E la giornata avrà per me sempre più un senso vago, e non trovare un motivo per sorridere alla vita, sarà la cosa peggiore. Non riuscire a scacciarti, la mia condanna. Sarò condannata ad amarti per sempre, sarò condannata a sentire la tua mancanza per sempre. Ci sarà sempre un angolo della mia vita vuoto: perché tu non ritornerai ad occuparlo, e quello non è propriamente un angolo, ma una galera, dove ho rinchiuso il mio amore. Un amore sfortunato, condannato all’ergastolo. Tu condannato a vivere per sempre nei pensieri di una giovane donna che t’ama, e non sai nemmeno quanto. Non sai quanto grande sia il suo amore per te: ignori che la vita è anche questo. Tu ora magari soffri per una ragazza che rigetta il tuo amore, e ce n’è un’altra che soffre per te allo stesso modo. E ciascuno di noi è padrone dell’altro, e ciascuno di noi schiavo di un altro. Che farne di un amore cieco, di un arciere cieco che ha indirizzato la freccia e colpito proprio colui che non avrei mai avuto.
Il sentimento che racconti tu è senza parole, un atto senza occhi né mani.
La colpa di lui si confonde, diventa un alibi e un pretesto per combattere la vita e la passione stessa non consumata. Permettimi di non chiamarlo Amore. Solo forti emozioni per una nuova sfida che invece di domarla si sta difendendo da te. Fino alla fine, prendi tutto e lascia che le ossessioni diventino la tua fortezza. Come un pensiero che si squama, concedi l’elemosina della tua prima pelle. Domani è un altro giorno, non sarà certo un atto di carità a impedirti di crederci di nuovo.
Altrove.Ciao, Greta
Quello che stai vivendo, l’ho conosciuto anch’io tantissimo tempo fa, é doloroso e inaccettabile, all’inizio, dopo, col tempo, credimi, diventa un graffio, e si riesce anche a perdonare.
Ciao. Sandra
Mi trovo nella tua stessa situazione. Amo una persona che ormai mi ha abbandonata, non ha saputo cogliere l’immenso sentimento che provavo per lui. Ho paura che continuerò ad amarlo per tutta la vita, perché io ho amato solo lui… e il vuoto che provo nel petto, nel vedere questa vita che non ha più senso senza il suo sorriso, la sua voce che illuminano le mie altrimenti buie giornate, è un vortice oscuro senza fine. Scusami, ma il tuo testo bellissimo e profondo mi ha suscitato questi pensieri, scaturiti da una ferita profonda che non riesce a guarire da sei anni… mi auguro che ti farai forza come me… il tuo testo mi ha davvero emozionato… grazie… ciao, alessandra
bello il testo mi piace se non ti scoccia mi piacerebbe averlo sempre se non ti da fastidio… grazie… Anna..