Spesso non siamo nella condizione in cui vorremmo essere:
viviamo in campagna ma vorremmo vivere al mare,
vorremmo i capelli ricci invece che lisci,
vorremmo un diamante piuttosto che una lavatrice nuova.
Ma se “il pensiero” di una nuova condizione diventasse realtà, forse sarebbe il disastro.
Il mondo complotta e struttura la nostra trama di condizioni essenziali ed immediate,
che noi non sempre riteniamo giuste.
Proprio per questo nasce “il pensiero” di una condizione nuova, diversa e appagante.
Come sappiamo “il pensiero” è creatività, è vita.
Quindi le condizioni in cui ci troviamo, anche quelle che non ci dilettano e ci rattristano,
non vengono per nuocere, ma per ingegnare il nostro spirito,
vivere attraverso “il pensiero” superando la condizione di sopravvivenza dettata dalla rassegnazione
e godere nell’antro creativo del nostro essere.