Una mia cara amica, tornata di recente dal Perù é venuta a trovarmi. Mi raccontava appunto della bellezza misteriosa, affascinante e povera di questo Paese; della popolazione sempre col sorriso, colorata, allegra, e dignitosa, dei tanti cani, alcuni randagi, altri no, a giro ovunque, alla ricerca di un po’ di cibo.
Il gruppo, uscendo la sera per le passeggiate, portava con sè, avvolto nella carta, cibo avanzato, per lo più pane farcito.
Una Signora, alla vista di un mite cane, meticcio lupo, svolta il suo fagottino e depone per terra, piccoli panini con squisito affettato. Il cane osserva, annusa, ma non mangia, resta però a fare la guardia al cibo steso per terra. La Signora rimane incredula, stupita e incapace di accettare questa realtà; aspetta. Dopo qualche minuto arriva lentamente la compagna, con evidenti segni di gravidanza avanzata; uno sguardo fra i due, e subito dopo, il maschio osserva la sua compagna mangiare con avidità. Poi, insieme, se ne vanno.
L’essere umano presente, rimane in silenzio e con la bocca aperta.
“homo homini lupus”
peccato che i lupi siano migliori di noi…
ciao
anna
Non di rado ho chiamato il mio Elliott per farmi fare qualche coccola…
bellissima storia, peccato che queste belle storie le vediamo solo dai nostri amici animali.
con ammirazione Grazia
Non occorre andare in Peru’ per assistere a simili scene.
Basterebbe passare 30 ore la settimana in un canile pressoché abbandonato di campagna; credo valga più di qualsiasi viaggio oltreoceano a lezioni di grazia ed eleganza.
Gli animali siglano e rapportano l’umanità antica con la stupidità dell’essere contemporaneo.
Non a caso ogni 3 minuti, in Italia, un cane viene abbandonato. E’ il mio commento. Greta
Una piccola perla, un momento di realtà dolce ed importante che hai messo davanti ai nostri occhi nonostante pure tu non l’abbia visto dal vivo. Grazie per avercelo regalato!
Ciao Greta, lo so che non occorre andare in Perù per assistere a queste scene, ma semplicemente nel momento in cui me l’hanno raccontata, ne sono rimasta impressionata, ed ho sentito la necessità di scriverlo, forse più per me che per altri.Adoro i cani e ne sono ricambiata, sono sempre in mezzo a loro, nonostante tutto, questa scena é stata per me nuova. Tutto qui.
Pacatamente.
Sandra
Gli uomini che si stupiscolo della natura mi rendono triste.
Il fatto da te raccontato per me è naturale, quotidiano, gesti di apparente generosità sono normali fra gli animali, ma provengono non da sentimenti che l’uomo gli vuole adossare ma semplicemnte dal bisogno di continuità della specie, così come talvolta sono generosi altre sono brutali, atroci, privi di ogni riguardo per chi mette a repentaglio il branco.
Il vivere a stretto contatto con gli animali in campagna accogliendo gatti e cani abbandonati mi ha fatto capire come l’uomo sia potente ma di come spesso usa male la sua intelligenza, spesso troppo spesso coperta da falsa moralità.
Cara Francesca, io, invece, mi stupisco di tutto, per scontato non do neanche il risveglio mattutino, mi dispiace averti resa triste, ma io ho provato qualcosa ed ho cercato di metterlo sulla carta, qualcuno l’ha recepito, altri no. L’essere umano appunto é vario ed ha diritto alla replica.
Ciao. sandra.
Scusami Sandra forse mi sono espressa male, io non volevo negare la meraviglia di stupirsi in ogni attimo della vita, affatto, vivo godendo di ogni attimo, assaporandolo sempre, senza mai dare per scontato nulla. Volevo soltanto sottolineare il fatto che l’uomo spesso si stupisce della naturalità dei gesti degli animali, spesso fatti senza tutto quel ragionare di noi umani.
Perfetto il tuo voler rendere partecipi noi di un tuo momento di riflessione, così come le repliche che hai avuto sono sintomo di un non voler dare per scontato nulla.
Sono lezioni che ci dà l’istinto animale. Noi umani spesso, col nostro egoismo, riusciamo ad essere spietati e cinici. Brava Sandra, anche attraverso questi esempi si può tentare di migliorare il mondo. Ciao.