Ci sono momenti nella mia testa
che diventano luoghi,
spazi aperti eppure claustrofobici.
Mi si aprono mondi sconosciuti
e ingovernabili dalla mia sola ragione.
E io mi sento persa nella mia stessa mente,
governata da universi sconosciuti
dei quali ero inconsapevole fino ad un attimo prima.
Mi perdo, mi lascio portare via.
Mi disperdo fra le leggi assurde che governano qui.
Sono il vento sottile che sfiora le cose
senza mai appropriarsene.
Senza mai appartenere.
Io non appartengo ai miei mondi,
questi sconosciuti che invadono il mio essere.
Io non sono, non voglio essere.
Potrei lasciarmi portare via senza ragione,
senza accorgermene, senza nemmeno preoccuparmene.
Potrei finire, spegnermi eppure non protesterei.
Lascio andare, come se mai fossi esistita,
senza nulla da perdere o da guadagnare.
Come se fossi niente. Oggi sono niente.
Mi spengo. Fra i miei mondi mi spengo
e taciti li trascino con me.
L’onda dei pensieri travolge come un vento impetuoso e tascina in mondi possibili.
La fantasia scatena passioni e reazioni impensabili che sembrano vere e chissà che non sia quello il mondo in cui ognuno può dare il meglio di sè dando voce all’io nascosto …