Non c’è più niente da scrivere
fra queste dita fragili come il silenzio.
La fame e la sete
sono il ricordo di vite non vissute.
Resta l’involucro di questo corpo
dato alle fiamme per spegnerne l’anima.
Anima indomita, tesa, furente
gridava ancora “Vita! Vita!” mentre si spegneva.
Le orde di vandali ne hanno fatto scempio
invadendola gridando tempeste.
Data in pasto all’addomesticamento.
Chiusa fra mura dell’obbedienza
ha attinto il colore dalle pareti del rancore
e ne ha fatto nutrimento.
Fame! Fame!
Ecco il nuovo grido dell’anima mia alla vita.
Fame,
fame di vita.
“Proibito!”
riecheggia il muro in risposta.
Fame! Fame!
Spira, in questo corpo di carne ancora pulsante, l’anima mia.
La lotta eterna tra le aspirazioni personali e la realtà tende ad appiattire i nostri desideri.
Dobbiamo desistere?
Penso proprio di no, perchè quella “fame di vita” che è in noi e che ci fa sperare di poter vivere ogni domani, ha alle spalle sempre la fiducia nel riscatto e nel possibile nuovo.
Quanto dolore e quanta ingiustizia sulla nostra terra, fame e non solo di vita!!!!!
Si spera in un domani migliore, ma arriverà?
GRAZIE del messaggio, saluti a 5 stelle e a risentirci
EMA