Mi hai lasciato,
non ti perdono il male
che ti ha consumata
davanti ai miei occhi.
Non una parola d’amore da parte di entrambe.
Quanto ti ho desiderata,
la tua mancanza era un dolore fisico,
per annullarlo continuo
a cercare la cura in altri dolori.
Ma ti vedo
ti vedo
tutte le volte che inconsapevolmente mi avvicino ad uno specchio.
La ricerca morbosa del tuo profilo
del tuo sguardo amareggiato.
Non devo cercarlo
è lì
davanti a me
nel mio riflesso
falsato dal trucco pesante degli occhi…
ma oggi sono lucida
sono qui
senza voglia di fuggire
e so di amare il tuo riflesso nel mio specchio.
Bel canto sulla riflessione che prima o poi si deve scendere a patti con noi stessi e con la vita.
Ciao.
a.
Bella!
Un buon allenamento con l’iter.
5st.
Sandra
Sofferta e bella. Ti dico brava per la determinazione che hai avuto nello scriverla: durezza esplicita senza cadere nel luogo comune.
Tema difficile.
Un caro saluto da Nicolas Antares.
Noi amici e nemici di noi stessi, esseri talvolta misteriosi e difficili da amare, ma se non si impara ad amarsi, saremo poi capaci di amare gli altri?
Ci conviene scendere al compromesso, BRAVA!!!
Saluti EMA
Con vivi complimenti
Brava. Bello il passaggio… senza voglia di fuggire…
consapevolezza e determinazione… anche se sofferta.
Azzurra M
Una bella poesia, sicuramente dal tema non facile.
Per scriverla avrai dovuto guardare molto te stessa.
Complimenti e 5 stelle.
Grazie a tutti, quando devo trattare con me stessa tutto diventa tutto difficile, anche trovare il modo adeguato per ringraziarvi