Mani lunghe e magre
per curare pomodori estivi.
Mani lunghe e magre
per suonare musica
tutta la vita.
Mani lunghe e magre
per cercare negli
abissi
anemoni e pesci.
Mani lunghe e magre
per imbracciare
fucili e far saltare
spaventati,
folletti nei boschi.
Mani lunghe e magre
per guidare
macchine veloci
osservando
nelle marine campagne,
distese di papaveri.
Mani lunghe e magre
che non riuscirono
ad abbracciare
quel sogno
che svanì
al mattino.
I sogni spesso sfuggono, ma sono parte di noi, anche quando ci sono scappati via, proprio perchè la loro consistenza è evanescente.
Resta il ricordo bellissimo di momenti che culliamo nel cuore.
x Anna
Sì, i sogni sono parte di noi e a volte al risveglio, la realtà supera addirittura il sogno, basta saper vedere.
Grazie, un caro saluto.
Sandra
Sempre puntualmente, ed esteticamente poetessa del nostro mondo, con tutti i suoi dolori le illusioni
dei sogni non realizzati, bravissima!!!!!!
Salutoni a 5 stelle
EMA
x ema
Grazie, carissima, a presto.
Sandra
Onore a loro che per qualche banale miglio di mare non ce l’hanno fatta.
La tua puntualità con temi così forti, Cara Sandra, è sempre unica.
Bella e tristemente scandita, questa poesia deve farci riflettere su quanto siamo fortunati.
Un BRAVISSIMA da N.Antares.
x Nicolas
Carissimo, potremmo anche intenderla così. Purtroppo, quelle mani lunghe e magre, adesso sono immobili e congiunte. A noi, resta solo la preghiera.
Grazie.
Sandra
Sogni inseguiti e sfuggiti proprio quasi a raggiungimento del traguardo.
Una poesia che fa riflettere su quanto siamo fortunati.
E invece ci lamentiamo, chiediamo sempre di più, senza renderci conto che abbiamo tanto e forse a volte anche troppo.
Complimenti e 5 stelle.
Se ho ben capito le mani lunghe e magre sono quelle dei migranti, anche bambini che fanno i lavori più umili e faticosi e spesso sognano un futuro migliore, bella!
x lucia
Sì, c’è chi ha tanto e non se ne rende neppure conto, altri, hanno solo un sogno che a volte, non arriva neppure all’alba.
Grazie, cara Lucia, come sempre.
Sandra
x angela
Sì, è anche per quelle mani che ora hanno conosciuto anche il “tradimento” del mare.
Grazie.
S
Carissima Sandra, complimenti per l’ennesima splendida poesia. In mente tornano le mani ossute della nonna, che con maestria facevano mille cose. Purtroppo ora ne conservo solo il ricordo.
Parlando d’altro avrei piacere di contattarla per invitarla come “Ospite” in un blog al quale collaboro.
Come posso avere un suo recapito/mail o altro?
X Felix
Carissimo, vedo ora il messaggio ormai sorpassato poiché, Tu, sei riuscito ugualmente a raggiungermi.
Sarò ben felice di collaborare al tuo Blog.
Le mani sono una parte importante del corpo che la memoria e il cuore non si stupiscono mai di conservare e proteggere dal tempo.
Esigo il – Tu – perché, nonostante sia una anziana signora, ho il sospetto di non essere, in realtà, cresciuta mai.
Un saluto.
Sandra