Eccoti lì…
saldo
con le tue radici,
i rami intrecciati al sole e
le foglie sospese al vento.
Eccoti lì…
con il tronco nodoso,
teso ad ascoltare e a proteggere i sogni
i sospiri e le speranze d’amore.
Eccoti lì…
a giocare come un bambino tra i bambini
a reinventarti casa e barca per loro.
Eccoti lì…
mentre la tua ombra si stende sul terreno
e un curvo vecchio ti racconta i suoi sospirati e rimpianti
giovani anni.
Molte tracce e segni
ha lasciato questa mutevole umanità.
Molte…
E molte saranno le storie
che scriveranno anche la tua STORIA.
Molto bella!
Ti ringrazio tantissimo.
Ciao. Ligeja
grazie a te per il commento che hai espresso sulla mia poesia, è bello sentirsi riconosciute
Ciao Elisa
molto bella e riflessiva.
aiuta a dire: HO VISSUTO.
Ti ringrazio di cuore Gewa. Un bacio.
Molto bella, mi è piaciuta la liricità delle parole, solo che forse al terzo eccoti lì la poesia diventa noiosa e quindi dovevi forse smorzare con un’altra espressione o riprendere il ‘corso della natura’ che si stava descrivendo, oppure omettere proprio il terzo eccoti lì e basta.
Ciao Maren,
anche io rileggendola ho trovato questo difetto. Avrei eliminato anche il secondo ‘eccoti lì’. Grazie per l’attenzione e il suggerimento che hai dato, lo accolgo con piacere. La prossima volta starò molto attenta!
Un abbraccio!