Vorrei abitare assieme a te

laggiù su quella rupe,

in una casetta aperta

al cielo e al mare,

per lasciare il mio cuore

parlare

quando il mare è in tempesta,

godere il suo palpito

e il tiepido ondeggiare,

toccar con mano l’acqua dolce

delle primavere

nei miei giorni di festa;

lasciarmi accarezzar

dai pallidi raggi

del tiepido sole

quando il freddo imperversa

e cullare, cullare

dalla tua calda mano

mentre dall’immenso blu

una luce

attraverso i vetri

illumina i tuoi occhi.

 

Un pensiero su “Abitare laggiù”

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