Prima che faccia giorno,
qui,
incastrata fra le tue ciglia e un sogno,
poche cose:
lasciare una rosa sul davanzale del tuo mattino;
essere nella carezza dell’alba sulla tua fronte,
furtiva,
quando ancora la ragione è sopita,
in quel tuo posto che è solo mio, fra veglia e sonno;
leggerti,
labbra a labbra,
sulle labbra il mormorio
e scoprire,
raccogliendolo in un bacio,
che stai mormorando il nome mio.
Versi suggestivi, come sempre, come sai tu.
Un abbraccio, Francesca.
a.
Grazie, Anna.
Abbracci affettuosi a te.
Bellissimo risveglio in una dolce e sognante poesia, complimenti!!!
Ti saluto con affetto a rileggersi presto
EMA
Sono rimasto incantato dalla bellezza e dall’eleganza di questa poesia. Ti faccio i miei più sinceri complimenti. Mi ha colpito molto il contrapporsi dell’Amore forte e appassionato e di
“quel tuo posto che è solo mio, fra veglia e sonno” unico luogo dove anche nell’amore più vivo ci si può ritagliare un piccolo spazio segretamente proprio.
Brava davvero!!! Un caro saluto da Nicolas Antares.
Grazie! Ma di cuore!