Lacrime di pioggia
scendono tristi illuminandosi
alla luce dell’alba,
trovando riparo nei miei sogni.
Naufrago svanita
al suono battente sui vetri,
interrompendo il mio lieve respiro
che chiede alle nubi grigiastre,
dove sei che piangi mio Signore?
Dietro l’arcobaleno muoiono i sogni
e le Tue mani non accarezzano più
il dolore mio di donna.
Silenziosa e pesante ora è
di colpo la pioggia
che avvelena il Tuo sorriso
spezzato dall’offesa
indifferente di odio
della gente, per la gente.
Ecco dove eri finita; Naida… che piacere rileggere qualcosa di tuo dopo tanto tempo (Colosio Giacomo… poesieracconti)… molto bella questa poesia, ho riconosciuto subito il tuo stile romantico-nostalgico… brava. ciaociao
Rifugiarsi nei sogni aiuta ad alleviare il dolore…
la vita è dura ma la speranza non deve mai morire.
saluti