Quando scende la notte la mia terra si profuma.
E mille fate antiche e sorridenti,
spargono petali di rosa sui sogni della gente.
L’autunno veste,
la fertile tiepida campagna
di caldi colori,
e la notte
d’argento lunare s’ammanta
cullando speranze ed amori.
Quando scende la notte la mia terra si racconta.
E senti le voci e le grida lontane,
di terribili miti che impari ad amare.
L’autunno riprende,
la solita via,
cantando canzoni di malinconia,
di feste
di piazze
di antichi misteri,
di storia, barbarie, orgoglio e dolore.
Quando scende la notte la mia terra è un po’ più mia.
Bella visione di colori, profumi e sapori. Brava!
Bellissima questa poesia, mi è piaciuto molto l’inizio, bello come hai commentato la natura, l’uso dei termini che hai dato, molto bello; la visione di una natura ‘soprastellare’, “d’argento lunare s’ammanta”, quasi un emigrare dal sogno per ritornare nella realtà, ma vedere nella realtà un sogno che riapre le cose (la natura) e rivaluta la vita.
Molto bella soprattutto perché originale.