Le due ombre si scrutavano in silenzio. Cercavano di leggersi l’una dentro l’altra. Si erano improvvisamente trovate sole, con un senso di vuoto allo stomaco, con il risentimento che si prova quando si scopre di essere stati traditi. “Adesso cosa facciamo, non possiamo rimanere qui ad aspettare dobbiamo trovare una soluzione”, disse una delle due ombre.
“Sto pensando”, rispose l’altra, “cerco di trovare una via di uscita. Certo è che non possiamo tornare a mani vuote. Accidenti era tutto perfetto, l’umano ci aveva quasi consegnato la sua anima, ormai avevamo assunto le sue sembianze, la sua stessa forma ed anche la sua voce, stavamo per entrare nel suo intimo per aggrapparci definitivamente alla sua anima. Dovevamo solo risucchiare la sua energia-luce e tornarcene nel nostro mondo. Era fatta ma…” ma lui se n’era andato.
Improvvisamente l’uomo si scosse al suono della sveglia. Era completamente sudato, un senso di profonda spossatezza gli riempiva il corpo, in bocca aveva l’acre sapore della paura. Che brutto incubo: ombre che gli rubavano l’anima che gli assorbivano l’energia-luce, la matrice della vita. Che strano, pensò, la sveglia luminosa segnava le cinque. Aveva suonato con due ore di anticipo. Rimase al buio con gli occhi socchiusi ed un pensiero arrivò dritto alla sua mente: per tutta la vita aveva combattuto contro l’oscurità interiore, senza avere mai dedicato nemmeno un secondo alla ricerca della luce dentro di lui.
Avvertiva di avere lottato contro l’inesistente. Le tenebre, la paura, l’odio, la rabbia, l’invidia ecc… non esistono, sono la proiezione di una mente priva di luce. La realtà non nasce dall’assenza, nasce dalla presenza, bisogna strappare via i veli dell’oscurità e si troverà la luce.
Si addormentò mentre una voce gli diceva : “Vuoi continuare a rimanere nelle tenebre oppure vuoi rivolgerti alla luce? Non vivere all’ombra delle tue paure e nella paura delle ombre trasforma i tuoi incubi in sogni splendenti”.
“Tornerà secondo te?” chiese l’ombra. “Non credo” rispose l’altra.
Pallide e rabbiose scomparvero nel loro oscuro mondo.
Fanno bene a starsene nel loro oscuro mondo, è il loro posto. Io penso che nessuno può rubarci l’anima, nemmeno la morte… solo noi stessi possiamo perderla, ma in tale caso, saremo sempre i primi a saperlo.
Buone riflessioni.
Grazie.
Sandra
Un racconto surreale che tuttavia contiene riflessioni e considerazioni attualissime, reali, anzi universali direi. Ho trattato anch’io una parte delle considerazioni qui esposte… in particolare in una poesia sull’odio, nella quale anch’io dico che non esiste, come tutte le assenze… è la presenza che contiene la realtà. Insomma, questo per dire che il brano è nelle mie corde. Ciaociao.
Un racconto apparentemente ombroso ma che nasconde un messaggio illuminato. Mi è piaciuto. Grazie
Le ombre non tornano se decidiamo di sconfiggerle, se pensiamo di accendere la luce dentro di noi.
Un bel corto, esseziale ed incisivo.