Ogni giorno, amor mio,
mi rendo conto di quanto dolore
si sta radicando nel tuo cuore ancora acerbo.
Ti guardo mentre mi accusi di colpe non commesse,
mentre i tuoi occhi si tuffano nei miei
e si mescolano nella sofferenza,
mentre sei sempre più lontano,
quasi a non poterti più afferrare.
Chi leggerà mai tutto questo?
Chi si accorgerà mai di quanto pianto è nascosto dietro i sorrisi forzati?
Chi sentirà mai le spine che feriscono la mia anima?
Nel cielo, stamane, si leva il mio grido silenzioso,
mentre fuori il mondo ancora tace…
Ti osservo dormire, con i capelli color dell’oro sparsi in maniera scomposta,
con la bocca ancora serrata nella tua ultima parola prima d’incontrare l’oblio,
con le gambe esili portate al petto, come a difendersi da tutto ciò che ti dilania…
Non era a te che doveva capitare.
Tu non sei nato per accettare l’imperfezione della natura.
Tu non sei in grado di accettare l’ingiustizia di un destino infame.
Ed io annaspo, ogni giorno di più, insieme a te
e sento che la speranza di tutto quello in cui credevo,
sta lasciando posto alla disperazione di non averti saputo aiutare.
Immagino questa poesia rivolta ad un figlio, almeno a me, arriva così.
Sembra impossibile, là dove c’è più amore c’è sempre tanta conflittualità.
La speranza sicuramente asciugherà ogni lacrima. Il tempo fa crescere e maturare ogni cuore.
Un abbraccio.
sandra
A volte la natura è matrigna, quando colpisce senza un perché, un figlio o una persona cara, non so dare risposte valide a sollievo del dolore.
Scusa la mia impotenza, posso solo augurarti il bene che ognuno giustamente desidera.
Un abbraccio a 5 stelle
EMA
Il mortificante esasperato bisogno di proteggere la nostra discendenza annebbia il nostro giudizio. Ogni cosa che facciamo orbita intorno ai nostri figli, creduli che loro debbano apprezzarlo. Il loro disagio spesso deriva dalla loro incapacità nel risolvere i problemi, menomazione discendente molto spesso dal modello educativo che abbiamo impartito. Attraverso il nostro vivere inconsapevolmente suggeriamo loro modelli di soluzione, le nostre “crisi” probabilmente saranno le loro. Sono convinto che ai nostri figli serva amore ed un modello di analisi per raggiungere le soluzioni e molta pazienza.
In ogni parte del mondo ci sono bambini che giocano intorno ai cadaveri dei propri compagni, consapevoli che prima o poi anche la loro salma potrebbe essere un ostacolo da saltare. Alla fine tutto si riduce all’amore e laddove ci sia, nemmeno la morte è più così spaventosa.
5 stelle.
Grazie.
Tanatx