Ti ho incontrato in una notte d’estate

Una notte di stelle,

una notte nata per noi…

Ho incontrato il sereno

Ti ho incontrato e il respiro

giocò giochi d’affanni..

corse e rincorse per non far morire l’incanto…

Ho incontrato un mattino diverso…

ma in quel diverso

è rimasta solo una ombra…

che gioca al soffitto di un cuore

al centro di un’anima

e si burla della mia stupidità.

4 pensiero su “Una ombra”
  1. Capita un mattino diverso… e capita anche di fare il possibile per non far morire l’incanto che, secondo me, è una pittura dell’anima.
    Poi, nessuno può fermare ciò o chi non vuol restare.
    Il cielo continua ad essere pieno di stelle.
    Un saluto.
    Sandra

  2. Ci si innamora, talvolta, di sera, di un’immagine dell’amore che ci trova fragili e vulnerabili.
    Poi il mattino ci restituisce a noi stessi.

  3. Bellissima. Mi ha colpito la frase “che gioca al soffitto di un cuore al centro di un’anima”. Complimenti, uno scritto favoloso. Il risveglio in certe mattine, a volte si porta dietro il gusto dolce di una notte incantata, vera o sognata che sia, ma spesso il distacco per ritornare alla realtà è doloroso. Brava. Un caro saluto da Nicolas Antares.

  4. “Nessuno può fermare ciò o chi non vuol restare” quanta verità nelle tue parole, cara Sandra, come nelle parole di Nicolas e Anna quando affermano che “il mattino ci restituisce a noi stessi” e “il distacco per ritornare alla realtà è doloroso”. Atteggiamenti che vivo e in cui mi ritrovo.
    Carissima Vella, quella che nei tuoi versi definisci stupidità, non è stupidità, è sentimento, è capacità di saper provare emozioni, è la bellezza che si sprigiona nella poesia del cuore e nella musica dell’anima in armonia e melodia che insieme formano le partitura del sentire.
    Un caro saluto e a presto.
    Ciao, Lucia

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