Più il mio Sposo non trovo
il suo cuore all’improvviso (ed anche il mio) si è fermato
col sorriso sollievo ha donato a quanti
da sofferenza e malattia invasi,
ora lui in Cielo è stato condotto
spazia adornato da candidi Angeli.
Quaggiù, io son rimasta
sola e desolata trafitto ho l’animo
il volto inondano amare gelide lacrime
lo sento mi abbraccia
tendo la mano percepisco l’Amore
ma non lo vedo.
Non più respiro senso non riscontro
vegetare o morire nello struggente
dolore che attanaglia?
Mio Gesù, a Te mi unisco
disperazione e solamente disperazione posso offrirti
trasformala in dono, Dono vero.
Anche per me hai versato il sangue innocente
debole e fragile ai tuoi piedi mi abbandono.
(Al mio adorato, Luciano,
non più con me, dal 6 febbraio 2014)
La poesia è creazione artistica e anche azione taumaturgica.
Si capiscono molte sfumature leggendo le parole altrui, riusciamo a porci in relazione e soprattutto comprendiamo il travaglio spirituale che nel vivere quotidiano molti celano benissimo.
Un abbraccio.
anna
Sono molto dispiaciuta per questa tua vitale assenza di vita di coppia, di grande presenza quotidiana.
Possa la penna, accarezzare il tuo cuore.
Un abbraccio.
Sandra
Carissima il tuo dolore e così palpabile che ne sono rimasta molto commossa, in questa BELLISSIMA poesia che ci porta questo messaggio della tua vedovanza.
Un abbraccio pieno di tenerezza e stima
EMA
Carissime amiche, vi sento particolarmente vicine, in questo struggente mio tempo, mi manca tutto, mi manca la vita.
Non trovo le parole per ringraziarvi della vostra profonda condivisione, ma il mio cuore vi invia ogni bene!
Un caro abbraccio ad Anna, a Sandra e ad Ema,
con affetto, Maria Rosa