Napoli (26/05/13).

Notizia di coda del tg della sera … …

Un extracomunitario ghanese, in attesa di asilo politico dal 2011, con precedenti per resistenza, furto, rapina e stupefacenti, esce di casa alle 6:00 del mattino, armato di piccone, e uccide a sangue freddo tre persone.

In primo piano, invece, la crisi.
Politica.

Perché nell’Italia di oggi la Crisi fa più audience di tre morti ammazzati.

Domina
Incontrastata
la Politica.

Le campagne elettorali costano milioni di euro.
Pubblicità, prime pagine, manifesti, prime serate nelle principali emittenti televisive italiane.
E qualcuno quasi muore di fame, magari è anziano, pensionato, o è soltanto separato e con lo stipendio ed il mantenimento della moglie è costretto a fare la fila alla caritas.
Per non parlare degli uffici INPS che ogni giorno si affollano di nuovi precari.

Licenziamenti a tappeto.
Sembra un effetto serra.

Ma perché questa crisi?
E qualcuno dice “questa è la crisi dell’energia”.
Benissimo.
Ma perché?

Nell’economia la distanza è di natura Fisica non economica.
Perché un azienda per aumentare il traffico economico ha bisogno di una “piattaforma” sul territorio.
Per espandersi deve essere disponibile sul mercato e nel mercato.
Al contrario di quanto si possa pensare, l’espansione è da ricondurre semplicemente alla raggiungibilità da parte
dell’Uomo.
Vista sotto quest’aspetto la distanza rappresenta un limite.
Ma un limite invalicabile per l’Uomo, non per la comunicazione.
In effetti in fisica la forza è direttamente proporzionale al prodotto delle masse ed inversamente proporzionale al quadrato delle distanze (Legge di gravitazione universale di Isaac Newton).

In questo scenario, nonostante sia schiavo, l’Uomo la fa da Padrone.

Perché è proprio l’Uomo la forza.

Che cos’è la pubblicità?
La pubblicità è un mezzo attraverso il quale l’utente può conoscere i prodotti disponibili sul mercato.
È un messaggio, una notizia da ricordare.
Per inclinazione le persone comprano ciò che conoscono.
Credo che ormai questo “giochetto” lo conoscano tutti.

Quanta pubblicità i telegiornali fanno alla crisi?
Montagne di notizie, crisi, crisi, crisi, scartoffie.

Ma che cos’è la crisi?

“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere ‘superato’. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni.
La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza.
L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita.
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito.
E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze.
Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro.
Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla”.
Albert Einstein.

La vera crisi è la crisi dell’Intelletto.

Allora perché i politici parlano sempre di crisi?
Invece di dormire in parlamento sarebbe meglio se rimanessero a casa a leggere un “bel” libro.

Perché è proprio la notizia che strumentalizza l’Uomo.
Una notizia aggressiva, rapida, dinamica, efficace, manovrata.

L’Uomo Moderno ha paura della crisi.

La Sua paura della crisi è la paura di ritrovarsi senza denaro, perché è in questo aspetto che la crisi prende forma nelle famiglie italiane, una forma rigida, angosciosa, latente.

I nuovi poveri … …

È così che si sente dire.
Ma non sono i poveri che vedi all’angolo della strada a fare l’elemosina.
Sono i poveri che pagano la tassa IMU, proprietari di una casa, diritto all’abitazione civile per fondare la famiglia.

Nell’Italia di oggi le famiglie sul lastrico si indebitano per l’IMU, e poi i soldi vanno a BANCA ANTONVENETA per risanare il debito bancario. Perché altrimenti l’Italia Muore.

Chi lo sapeva?

IMU rata sospesa anche per abitazioni “assimilate”.
Altrimenti succede una rivolta.
Ma noi vogliamo tenervi “buoni buoni”.

Perché che valore ha la cartella di Equitalia se tanto non la puoi pagare?
E qualcuno si suicida … … prima di vedere la sua azienda, il lavoro di tutta una vita, crollare sotto i propri occhi.
Licenziamenti, posti di lavoro che svaniscono, aziende indebitate con le banche ridotte in brandelli.

Ma perché i tassi aumentano?
Oggi parlano di spread e nessuno capisce niente.
Per l’italiano comune, in effetti, la parola spread, considerato il suo ottimismo, sembra una crisi più grave, più acuta, perché fondamentalmente il messaggio è allarmante.
Allora ritorniamo a parlare di crisi perché l’italiano recepisce meglio la parola “Crisi”, altrimenti siamo costretti a ricoverarli tutti in manicomio … …

Perché la vera crisi è la crisi bancaria.

Quando non eravamo “globalizzati”, per combattere l’inflazione, bastava stampare moneta.
Allora un cittadino rimaneva più ricco nel suo paese. Quella ricchezza era un illusione poiché se andava all’estero doveva cambiare la propria moneta.
Nel cambio faceva i conti con le banche, le tasse, i debiti (del paese d’origine).
Perché la ricchezza di un paese dipende dalla riserva aurea ed è da quest’ultima e dalle banche che deriva anche la moneta e il suo cambio.

Essere più o meno ricchi era delimitato alla propria moneta e quindi al proprio paese.

Oggi facciamo i conti nell’Europa e con l’Europa.
Se, allora, da un lato la globalizzazione europea era necessaria allo scopo di combattere i mercati esteri che offrono lavoro a basso prezzo, da un altro essa stessa ci ha devastato e distrutto.
Perché ci hanno offerto in pasto alle banche, ai tassi d’interesse, ad un energia che costa sempre di più alla benzina che aumenta.

Ma perché l’energia costa sempre di più?

Qualsiasi bene è esauribile.
Il fenomeno economico è regolato dalla scarsità.
Sul mercato, se vi è scarsità di richiesta, le aziende produttrici avranno interesse ad abbassare i prezzi allo scopo di aumentare i volumi e quindi i profitti.
Se al contrario, sul mercato, la richiesta supera l’offerta, i prezzi aumentano, in quanto le aziende avranno interesse a ottimizzare il proprio profitto.

Nel mercato, è la richiesta che fa aumentare i prezzi.

Se continuiamo a richiedere energia, energia ci sarà offerta ma ad un prezzo sempre più alto.
Ma il fondamento della civiltà è la luce.
Il calore.

Allora perché dobbiamo soffrire questo strozzinaggio?

La vera crisi e la crisi del “flusso” bancario.

Perché oggi è difficile persino prelevare i propri soldi.
Per motivi di sicurezza le casse sono automatizzate. Quindi erogano denaro a flusso. Il flusso è regolato da un computer che calcola (prevede) l’erogazione di quel dato giorno/data. Se volessimo utilizzare una categorizzazione molto avventurosa diremmo che funziona nello stesso modo delle previsioni meteo (Previsioni Algoritmiche).
Ma le aziende guadagnano sulla valuta, soprattutto le banche, la cui unica merce è il denaro, il tasso di interesse, il debito.

Quanta burocrazia protegge le banche?
Vuoi chiudere il tuo conto? Compila questo modulo.

Allora chi ha il potere oggi?

Le banche hanno potere.

Il termine Democrazia deriva dal greco (Demos-Cratos).
Il suo significato è popolo (Demos) potere (Cratos).

Il potere del popolo … …

Piano della loggia massonica (la compagnia p2).

Da Wikipedia
« … rivitalizzare il sistema attraverso la sollecitazione di tutti gli istituti che la Costituzione prevede e disciplina, dagli organi dello Stato ai partiti politici, alla stampa, ai sindacati, ai cittadini elettori »

In particolare andavano programmate azioni di Governo, di comportamento politico ed economico, nonché di atti legislativi, per ottenere ad esempio nel settore scuola di
« … chiudere il rubinetto del preteso automatismo: titolo di studio – posto di lavoro… »
Il piano prevedeva il controllo dei quotidiani (quindi l’eliminazione della liberta di stampa e di pensiero) e la liberalizzazione delle emittenti televisive allo scopo di influenzare l’opinione pubblica.

Il piano è stato ritrovato e sequestrato nel 1982 in un doppiofondo di una valigia di Maria Grazia Gelli, figlia di Licio Gelli, Maestro venerabile della loggia massonica P2, assieme al memorandum sulla situazione politica in Italia. È stato pubblicato negli atti della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla loggia massonica P2[4].

In una visione così estremista del pensiero di destra qualcuno lo aveva previsto-pilotato 30 anni fa.

Siamo dominati dalla comunicazione.

Siamo l’espressione incarnata dell’estetismo. Ormai non conta più chi sei, ma cosa rappresenti, ciò che gli “altri” vedono. In questo sfondo, l’immagine che proietti di te stesso è fondamentale, determinante.

Ma torniamo al mercato, al mercato del lavoro.
Perché anche l’impiego ha un mercato.
Il 35% dei giovani non trova lavoro. Sono dati allarmanti.
Non c’è lavoro quindi i giovani sono disposti a spostarsi poiché non riescono più a trovare un impiego nei pressi della propria casa (Abitazione).

Come ci si sposta per raggiungere il posto di lavoro?
Perché la benzina costa sempre di più?

Due domande, una sola risposta.

Il mondo accelera,
L’Uomo arranca.

Ma la comunicazione è evoluzione.
Le persone si confrontano quindi crescono, cambiano.

Sotto quest’aspetto la comunicazione è un male necessario.

Il vero male, senza dubbio legato alla comunicazione, è la strumentalizzazione.
Strumentalizzare significa manovrare.

Allora i giornali e le campagne stampa sono pagate dalla politica. Agevolazioni per le aziende stampa a 6 zeri.

Giornali bamboccioni che rubano cento milioni di euro agli italiani.

“Ci sono quasi cento milioni di euro di fondi pubblici, ovvero del contribuente, che ogni anno prendono la via delle direzioni dei giornali (di Tommaso Caldarelli).

Quindi quando paghiamo le tasse paghiamo anche le notizie.

E poi paghiamo i giornali, di nuovo, il canone TV, le bollette del telefono, dell’energia, le Tasse (Più alte del mondo) e la benzina ai prezzi più alti del Mondo.

Ma quanto costa questa notizia?
Non ce la staranno vendendo un po’ cara?

Scandalo dell’ultimo minuto.

Nel nuovo libro di Mario giordano:
Lo sballo del mattone: Case a prezzi di saldo per Politici e Vip.
Fino al 50% di sconto. (Sembra quasi uno slogan pubblicitario).

Oppure “Il presidente dell’ Inps (Antonio Mastrapasqua) che nel gennaio 2011 era riuscito ad accumulare 38 cariche diverse”.
Adesso ricopre soltanto 22 poltrone pubbliche. E lui se la Ride.
Un “fenomeno” che cura l’ interesse di ben 20 milioni di pensionati.

Da www.dagospia.com

E qualcuno perde il lavoro e la propria casa perché non può più pagare il mutuo. E si dispera.

Perché un bene civico fondamentale per la famiglia deve esserci strappato con questa violenza?

Hanno cambiato radicalmente la Cultura.
Non nella libertà di pensare, ma nel modo di ragionare.
Hanno privato l’Uomo dell’ottimismo, della libertà di pensare ad un futuro migliore.

La verità è che viviamo in una società-realtà fortemente consumista.
Qualcuno osa definirlo Homo Videns.

Una classe dominante di consumatori-operai strumentalizzati.
Il trionfo dell’estetica.

In un mondo così drasticamente globalizzato
Io
Mi siedo
E
Penso

Francesco Schioppa.

La vera crisi è la Crisi dell’Informazione.
Nessuno tocchi l’Energia.

2 pensiero su “Trattato sull’Uomo nell’energia e nelle prigioni economiche”
  1. La vera crisi è la nostra umanità.
    Se provassimo a ritrovarla, forse, avremmo le armi per combattere la crisi.
    Fino ad allora le domande saranno i nostri abiti, fino ad andare in giro con la nostra nudità a causa delle risposte che nessuno saprà dare.
    Grazie.
    Sandra

  2. Si sa che la comunicazione è “controllata” da sempre… per questo considero internet una grande “fonte” per chi desidera indagare più a fondo su alcune questioni e scoprire diversi punti di vista che possono far chiarezza e possono aiutarci a creare una visione della vita più consapevole!

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